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Il magico studio fotografico di Hirasaka

Non sono certo che ritrovarsi nello studio fotografico del signor Hirasaka sia un’esperienza da voler provare. Sicuramente si tratta di un luogo fuori da comune, all’interno del quale ogni “cliente” viene accolto senza fretta con una ritualità che a noi occidentali non può che ricordare una cerimonia del the. Un piccolo curatissimo giardino è punteggiato da lanterne che illuminano gli alberi di ciliegio. Nella stanza continua a turno entrano in scena un novantenne ex insegnante, una ragazzina e un membro della yakuza, la mafia giapponese.

Per loro sono a disposizione dei servizi speciali che vengono offerti dallo studio del signor Hirasaka. Ad ogni personaggio vengono consegnati degli scatoloni pieni di foto che raccontano, in ordine sparso, i momenti e i ricordi più importanti della loro vita. A loro è riservata la possibilità di scegliere una foto per ogni anno di vita, oltre a poter rivivere il ricordo più prezioso e poter scattare nuovamente la loro foto preferita.

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Per comprendere questo romanzo bisogna conoscere la credenza giapponese secondo la quale esistono luoghi, in questo caso lo studio fotografico del signor Hirasaka, che si trovano in precario equilibrio tra questo mondo e il prossimo. Una sorta di passaggio obbligato dove le persone possono rivivere dei momenti particolarmente importanti della loro vita. Il termine che indica questo stato è “sōmatō”, traducibile in lanterna girevole dei ricordi.

Nella descrizione di questo libro si legge: “Una storia magica e consolatoria sulla vita e la morte, l’amore e la perdita, l’importanza di saper cogliere la bellezza in ogni attimo”. Quali sono i ricordi che questi tre clienti così diversi tra loro sceglieranno? Quali storie vorranno rivivere e ricordare?

 

IL MAGICO STUDIO FOTOGRAFICO DI HIRASAKA

Sanaka Hiiragi

Feltrinelli

Pagine 160

Euro 16

Redazione