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“Fare Pace rende felici”: il coro Musicanova canta a San Saba per la Terra Santa

Il gruppo polifonico romano in concerto sabato 3 febbraio nella Basilica sull'Aventino in una serata di musica e beneficenza

Il coro Musicanova di Roma, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, apre il suo 25° anno di attività con un concerto a Roma nella Basilica di San Saba, in zona Aventino. L’appuntamento è previsto per sabato 3 febbraio dalle 19:30, con ingresso gratuito.

L’evento, dal titolo “Fare Pace rende felici”, è organizzato dalla Comunità M.A.S.C.I. 23 (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) di Roma e vuole accendere i riflettori sul dramma della guerra in Terra Santa, diffondendo un messaggio di pace attraverso la musica e le testimonianze di chi, ogni giorno, opera con impegno e dedizione nelle zone martoriate dal conflitto israelo-palestinese.

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Nel corso della serata sarà attiva una raccolta fondi il cui ricavato sarà devoluto al Patriarcato Latino di Gerusalemme – Chiesa cattolica particolare il cui territorio comprende Cipro, Giordania, Palestina e Israele – per supportare le attività e i progetti delle Suore Comboniane di Betania, da anni impegnate a sostegno di bambini e famiglie di tutte le fedi religiose.

Il programma della serata

Il coro Musicanova ha messo a punto un programma suddiviso in due momenti. Nella prima parte, il repertorio proposto omaggerà le tante vittime innocenti del conflitto, suscitando anche una riflessione sulle sofferenze dei popoli coinvolti in una guerra così atroce.

Il concerto sarà aperto dal “Lux perpetua”, composizione scritta dal Maestro Barchi e caratterizzata da un suggestivo inizio in cui si avverte l’inquietudine delle anime in cerca di una pace eterna, sensazione che poi lascerà spazio ad una seconda parte ancor più struggente. Tra i brani in programma, il coro canterà anche il celebre “Super flumina Babylonis” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, composto nel 1581. Tratto dal Salmo 136, rievoca il dramma vissuto dal popolo ebraico a causa dell’assedio e della distruzione di Gerusalemme avvenuta tra il 589 e il 587 a.C., a seguito della quale la popolazione locale fu costretta dai Babilonesi all’esilio.

Nella seconda parte del concerto il coro evidenzierà, con un repertorio dedicato, quanto la pace sia realmente l’unica strada da seguire per garantire una serena convivenza tra i popoli. Questa consapevolezza è intrisa in ogni nota del “Da Pacem”, firmato dal compositore estone Arvo Pärt. Scritto nel 2004, è un inno in cui si invoca Dio in una profonda atmosfera di meditazione, affinché doni la pace ai nostri giorni e protegga il mondo da tutti i pericoli. Risale al Romanticismo “Os Justi” di Anton Bruckner, brano che riprende un antico canto gregoriano e in cui, con grande intensità espressiva, si rimarca l’assoluta necessità per l’uomo di farsi guidare dalla sapienza divina e dal senso di giustizia.

Oltre ai momenti musicali, ci sarà spazio per la proiezione di filmati inviati da religiosi che lavorano ogni giorno a contatto con le difficoltà del conflitto: le Suore Comboniane racconteranno la loro attività quotidiana, resa ancor più complicata del muro che divide Betania da Gerusalemme; poi, il pubblico ascolterà le parole di Monsignor Claudio Lurati, da agosto 2020 vicario apostolico di Alessandria d’Egitto; infine, sarà condiviso il contributo di Don Filippo Morlacchi, dal 2018 a Gerusalemme dove si occupa della “Casa Filia Sion”, appartamento che la diocesi di Roma ha affittato per accogliere religiosi e laici. Anche attraverso la sua testimonianza emergerà con forza il potere unificante della musica come strumento di pace.

Fondato nel 1999, nel corso della sua lunga storia il coro Musicanova ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, collaborando anche con artisti del calibro di Mina, Ennio Morricone e Andrea Bocelli. A guidarlo è il Maestro Fabrizio Barchi, direttore stimato e apprezzato in Italia e all’estero, da sempre spinto dalla voglia di suscitare nei più giovani la passione per la polifonia, credendo fermamente nei valori umani dell’attività corale. Attualmente tiene spesso corsi avanzati sulla coralità giovanile e sull’esecuzione del repertorio rinascimentale e contemporaneo.

Redazione