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ZOMBIE COWBOYS – GOMMA

Dopo il punk suonato in quel di Venezia, con cui vi ho intrattenuto di recente, adesso voglio continuare percorrendo lo stesso filo rosso ma spostandoci nel centro Italia. Originari di Caserta, i Gomma con Zombie Cowboys sono all’album della consacrazione. Nel 2017 li ho scoperti con il singolo “Elefanti” e, per dirla in breve, il brano raccontava di storie di fantasmi, atmosfere rarefatte inquadrate nell’universo indie pop. Dimensione che ha quasi ucciso i Gomma. Soltanto dopo la sofferenza per la pandemia sono riusciti a recuperare tutta la rabbia necessaria per ripartire con un nuovo progetto. Spezzate le zavorre che li legavano al passato, Zombie Cowboys è l’album della maturità. Dodici tracce scritte tra marzo e maggio 2020 durante il primo lockdown. Il disco non nasconde l’amarezza per i tempi che corrono e, tanto per essere chiari, i Gomma non usano mezze misure o parole spese al vento, bensì suonano decisamente rabbiosi e sicuri di sé. Stiamo raccontando di un disco politico che strilla a squarciagola la totale sfiducia per il nostro presente. Se il motto fino ad oggi è stato “andrà tutto bene”, i Gomma non ne sono per nulla convinti, consapevoli di un malessere radicato nella nostra società. Da tenere d’occhio “Guancia a Guancia”, “Mamma Roma” e “Mastroianni”, le tracce più interessanti. Zombie Cowboys, in effetti, trasmette una tensione particolare durante tutto l’ascolto. Un disco duro, crudo e vero.

Riccardo Davoli

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