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Tavola, tavola, chiodo, chiodo

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“Tavola, tavola, chiodo, chiodo” sono le ultime parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando che Eduardo De Filippo ha fatto erigere a Peppino Mercurio, il macchinista che lo ha seguito per una vita e che, appunto, tavola dopo tavola e chiodo dopo chiodo, era stato il costruttore di quel palcoscenico distrutto dai bombardamenti nel ’43. Così come Eduardo De Filippo è stato uno dei più grandi “costruttori” del teatro italiano nel dopoguerra, quando l’arte, soprattutto quella figurativa, è divenuta uno dei motori del Paese, facendogli raggiungere l’eccellenza mondiale e trainandolo così fuori dalla crisi attraverso le storie di quei personaggi, messi prima su carta e poi in scena: storie di uomini  perdenti, antichi, vetusti ma al tempo stesso orientati alla modernità, alla vittoria, all’uscita dal pantano esistenziale con la ritrovata classe dei fenomeni. Questo è stato e, per certi versi, ancora è, Eduardo, un genio come ne capitano pochi in generazioni e generazioni di talenti, un visionario, uno scrittore straordinario che ha dato vita a personaggi e spaccati di vita indimenticabili, e così Lino Musella, un altro dei più grandi talenti della sua generazione, e già vincitore del premio Ubu come migliore attore, prova a raccontare ancora Eduardo nella sua versione più autentica di cittadino illustre, artista e napoletano, uomo. “In questo tempo mi è capitato – scrive Musella nelle sue note – di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori, drammaturghi, filosofi, per cercare conforto, ispirazione o addirittura per trovare, in quelle stesse parole scritte in passato, risposte a un presente che oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai; è nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e – mano mano – ne è venuto fuori un ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente tra poche vittorie e molti fallimenti”. Dal 30 novembre al 5 dicembre al Teatro Vascello di Roma.

Teatro Vascello

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Via Giacinto Carini, 78

Info e prenotazioni: 06 589 8031; promozione@teatrovascello.it

Orari: Dal lunedì al venerdì alle ore 21,00; sabato ore 19,00; domenica ore 17

Biglietto: Intero € 20, ridotto € 18

 

Marco Etnasi