Ci sono alcune cose che solo a leggerle ad alta voce restituiscono un malinconico senso di fine estate. Tra queste, in maniera sparsa, ci sono: i temporali frequenti, il declassamento, nei banchi frigo dei supermercati, da parte dei ghiaccioli (quelli alla menta in particolar modo), la minor affluenza nelle piazze delle località marine, l’aumento del tempo medio di ricerca del parcheggio, l’inizio del campionato di calcio e, inoltre, la chiusura annuale del Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti. Come tutti gli anni, la stagione estiva è ormai alla fine e il Globe Theatre, ormai una vera e propria istituzione tutta romana, il teatro vittoriano immaginato e diretto dal compianto Gigi Proietti, si prepara a chiudere i battenti fino all’anno prossimo.
Anche questa stagione è stata ricca di spettacoli shakesperiani e di ispirazione limitrofa, un concentrato di sonetti eterni e di commedie senza tempo che hanno incantato, come tutti gli anni, le migliaia di spettatori che si sono apprestati ogni serata ad accaparrarsi posti, comodi di tribuna, o meno comodi di platea, all’inizio dello spettacolo. L’ultimo spettacolo, che saluterà il pubblico fino all’anno prossimo, è il sonetto più lungo scritto dal misterioso William Shakespeare: Venere e Adone, composto nel 1593. Costituito da 1194 versi e dedicato a Henry Wriothesly, terzo conte di Southampton, in cui il poeta descrive la poesia come “il primo erede della mia invenzione”. La città è infestata dalla peste e deve chiudere i battenti di tutti i suoi teatri per evitare il diffondersi dell’epidemia. Shakespeare si ispira al decimo libro delle Metamorfosi di Ovidio e definisce Venere e Adone “il primo parto della mia fantasia”.
Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti
Largo Aqua Felix (Piazza di Siena) – Villa Borghese, Roma
Info e prenotazioni: Botteghino in V.le P. Canonica: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19, nei giorni di spettacolo fino alle 21.15. Prenotazioni allo: 06 06 08
Biglietto: A partire da 8 euro
Marco Etnasi
