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Casale Papillo: al via il Tavolo di lavoro

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Si prosegue con la partecipazione, ma si chiede agli occupanti di lasciare il casale

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COME ANNUNCIATO – nel movimentato Consiglio Municipale dell’11 febbraio scorso, lunedì 17 si è svolto il tavolo tecnico sulla complessa vicenda del Casale Papillo: “Dopo la fase di ascolto di dicembre, dove abbiamo raccolto molte proposte dei cittadini, questa mattina abbiamo attivato il tavolo tecnico con gli assessorati al patrimonio, ambiente ed urbanistica di Roma Capitale per sbloccare la vicenda dei casali di via Alberto Moravia nel quartiere Papillo – spiega in una nota il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro – Dopo una verifica della documentazione, ho chiesto al ViceSindaco Nieri di coordinare tutte le soluzioni possibili per ridare quei casali ai cittadini con funzioni che sceglieremo insieme a tutta la comunità”.

 

UNA SITUAZIONE ‘INGARBUGLIATA’ – è in questo modo che il Presidente Santoro ha definito la vicenda del Casale Papillo: “Che purtroppo sono state all’ordine del giorno in questa città ma che vogliamo e dobbiamo risolvere: è assurdo che per dare un bene ai cittadini ci vogliano quasi vent’anni – conclude Santoro – Per questo ho chiesto a tutti di fare ogni sforzo per chiudere in poco tempo questa vicenda ed iniziare con i lavori di ristrutturazione”.

DOPO IL TAVOLO – una delegazione del Comitato di Gestione del casale occupato è stata ricevuta dalla Presidenza del Municipio IX e dalla segreteria del Vice Sindaco. A renderlo noto è una nota del Comitato di gestione che riporta anche le tematiche toccate: “I casali in questione non sono nelle disponibilità del Patrimonio, ma dal 2012 sono stati assegnati con una delibera al signor Scarpellini come Punto Verde Qualità, e quindi appartenenti alle disponibilità del X Dipartimento dell’Ambiente – spiega la nota – Inoltre in questa sede è stata confermata che la questione sgombero dell’occupazione Pacha Mama è ormai una pratica di pertinenza della Prefettura e della Questura di Roma. Il Presidente del IX municipio Santoro, come sottolineato più volte, si è impegnato a richiedere un atto di giunta comunale per cancellare definitivamente la delibera precedente, sancendo così la separazione dell’area dei quattro casali dall’area complessiva del Punto Verde Qualità e consegnando quest’ultima, secondo la nostra opinione, inesorabilmente ad un futuro di cemento e speculazione”.

IL PROCESSO PARTECIPATIVO – Si continua però a parlare della partecipazione della cittadinanza alla progettazione di questi spazi: “Nell’incontro è stato inoltre ribadito che si deve costruire un processo “partecipativo” con tutti coloro che hanno consegnato ufficialmente, protocollandolo, un progetto per l’area ed i casali in questione; è stato inserito in questo contesto anche il nostro progetto – fanno sapere gli occupanti – ribadendo però che il municipio richiede che la nostra occupazione abbia termine nei tempi più rapidi possibile”. Questo non sembra però preoccupare il Comitato di Gestione che afferma: “Anche in questa sede, come occupanti, abbiamo ribadito con altrettanta determinazione che siamo intenzionati in ogni modo a perseguire i seguenti obiettivi: togliere l’area in questione dalle mire di qualsiasi interesse privato; riportare la suddetta area, compresi i 22 ettari di terreno circostante, a Bene Comune ed utilizzarlo come tale; affermare che i Beni Pubblici sono amministrati dalla politica, e non proprietà della politica, e che quindi il progetto e l’idea ” Pacha Mama” non si toccano!”

Leonardo Mancini