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Papillo: gli occupanti del casale sfilano in corteo

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Dopo undici mesi di occupazione un corteo in vista del possibile sgombero

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DAL COMUNE DI ROMA – nelle scorse settimane si è tornato a parlare del casale del Papillo, il PachaMama come è stato rinominato dagli attivisti che da 11 mesi hanno occupato la struttura. Dopo la memoria della Giunta Capitolina del 14 maggio scorso, che imporrebbe la ristrutturazione dei casali a carico del Consorzio dei costruttori per consegnarlo poi al Patrimonio comunale, che emetterà un bando con finalità sociali, sembra essere arrivata anche la richiesta di sgombero. “Vogliamo ribadire che non sarà un sgombero a fermarci – hanno spiegato gli occupanti in una nota – che non abbandoneremo questi luoghi e che fino a quando non ci sarà un vero processo partecipato, pubblico e sopratutto trasparente per la gestione di questo patrimonio continueremo a difenderlo”.

IL CORTEO DEGLI OCCUPANTI – Un corteo colorato e chiassoso che si è snodato per le strade del Papillo, soffermandosi a più riprese per commentare gli interventi urbanistici in atto e conclusi nel quadrante: “Sono passati 11 mesi da quando abbiamo occupato il PachaMama – hanno spiegato gli occupanti – mesi di duro e intenso lavoro, riappropriandoci del nostro patrimonio, che troppo spesso è abbandonato o svenduto, ridandogli la sua antica vocazione di luogo pubblico, aperto, attraversabile da tutti”. Non hanno mancato di mettere in luce gli interventi messi in opera fino ad oggi: “Abbiamo coltivato la terra e creato laboratori, costruito e realizzato iniziative, eventi, incontri, con la fatica ma senza mai perdere la capacità di sognare ed immaginare quello che dovrebbe essere secondo noi un nuovo modello di sviluppo, la rigenerazione urbana così importante per questa città ostaggio del profitto e della speculazione”.

IL CDQ – Papillo Acqua Acetosa Ostiense ha risposto alla manifestazione degli occupanti del casale Papillo con una nota apparsa su Facebook: “Gli occupanti del casale e i loro sostenitori ,come promesso, sono sfilati per le vie del comprensorio. Pensavamo di assistete alle solite rivendicazioni in politichese contro il comune o lo stato invece no la manifestazione era contro tutti noi , che abbiamo peccato di lesa maestà non riconoscendo il valore culturale dell’offerta Pachamama siamo stati classificati ricchi grigi ottusi ciechi stupidi poveri di spirito – seguita la nota del Cdq – è stato insultato il Cdq e in particolar modo il suo presidente , certo poi non sono mancati gli insulti anche a Santoro Marino e Scarpellini. questi signori vogliono uno spazio per traslocare temporaneamente in attesa di riavere i casali ristrutturati, come pretendono di essere accolti in una comunità che hanno coperto di insulti, come sperano di avere in uso un bene di tutti?”.

Leonardo Mancini