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Papillo: dalla Giunta municipale una proposta sui casali e contro il consumo di suolo

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Sulla riserva Laurentino Acqua Acetosa, il PVQ, gli autodemolitori e i casali occupati, la palla passa a Comune e Regione

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LA PROPOSTA – per l’allargamento della riserva naturale Laurentino Acqua Acetosa, per stralciare o ricollocare il Punto Verde Qualità previsto nell’area, ricollocare gli autodemolitori e impegnare a fini pubblici i Casali del quartiere Papillo, annunciata dal Presidente Santoro lo scorso 11 aprile, è stata vagliata dalla Giunta del Municipio IX ed ora verrà consegnata a Roma Capitale e alla Regione Lazio.

A DARNE NOTA – il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro e l’Assessore all’Ambiente, Alessio Stazi: “Questa scelta vuole cambiare totalmente lo scenario in quell’area: passare dal consumo del territorio o dal rischio di nuove speculazioni edilizie alla tutela e valorizzazione dell’agro romano e dei beni comuni. Vogliamo preservare e restituire alla comunità un patrimonio eccezionale: dalle terre ai casali presenti nell’area che vorremo destinare, attraverso bandi pubblici, a progetti proposti dai cittadini”.

PARTECIPAZIONE – “È una proposta nata in questi mesi di lavoro e dal confronto con tante associazioni, comitati di quartiere della zona, singoli cittadini nonché con le realtà che stanno occupando i casali del Papillo e che hanno proposto al Municipio di dare una funzione pubblica a quelle strutture da troppo tempo abbandonate oltreché estendere la tutela delle terre circostanti”. Una proposta che potrebbe riaprire la vicenda dell’occupazione del Casale Papillo: “È una chiara inversione di tendenza rispetto al passato, frutto del contributo di tutti, nessuno escluso – seguitano Stazi e Santoro – Per dare corso a queste scelte è indispensabile che le realtà presenti oggi dentro il casale mettano fine all’occupazione permettendo così la ristrutturazione delle strutture e completare un percorso iniziato a dicembre, e che, a differenza di quanto sta accadendo in altre parti della città, vede insieme istituzioni locali, associazioni, comitati nella condivisione delle scelte. Senza questo gesto sarà stato vano tutto il lavoro delle istituzioni fondato sulla partecipazione e l’ascolto e rischieremmo che all’interesse pubblico di tutta l’area prevalga solo l’interesse di alcuni. E questo Municipio non lo vuole più permettere”.