SAN PAOLO – L’8 ottobre 2020 a circa un mese dallo sgombero dello stabile occupato per poche ore dalle realtà sociali del Municipio VIII, è ripartita l’esperienza di solidarietà dell’Emporio solidale. Così tutti i giovedì dalle 16 alle 18 nel cuore del Parco Schuster alcuni volontari e volontarie, dietro un banchetto ed un cartello scritto a mano, hanno riattivato lo sportello solidale. Qui chi può porta cibo e beni di prima necessità e chi non può riceverà in dono la spesa, così come era stato già fatto in piena emergenza sanitaria a partire da marzo.
IL BISOGNO DI COOPERAZIONE E MUTUALISMO
“Perché tutte e tutti al tempo del distanziamento sociale abbiamo invece bisogno di cooperazione, solidarietà, mutualismo”, affermano i volontari in un post su Facebook. “Perché vogliamo raccontare che in questa città si continuano a lasciare posti vuoti e abbandonati, invece di utilizzarli per attività sociali aperte al territorio come avremmo voluto fare noi dallo scorso 3 settembre, quando l’unica risposta delle istituzioni fu lo sgombero “, concludono nel post.
IN ATTESA DEL BANDO
Dal tentativo di occupazione di quasi due mesi fa, si rimodula così quell’esperienza, cercando di non farla morire, dandogli un respiro più solidale che illegale, come molti potrebbero affermare. Quel nulla che regna sopra lo stabile ormai chiuso da tre anni, quell’ex bar che da tempo aspetta un bando di riassegnazione. Enrico Lupardini, capogruppo del M5S dell’ottavo Municipio, aveva assicurato al nostro giornale che l’Assessorato comunale al Patrimonio era stato sollecitato ad indire il bando ormai atteso da anni. Aspettando il bando, il nostro giornale continuerà a monitorare la situazione, affinchè le lungaggini burocratiche non blocchino queste strutture utili per i nostri quartieri, qualsiasi sia la finalità d’uso, sociale o commerciale.
Giancarlo Pini