Tratto da Urlo n.183 Ottobre 2020
SAN PAOLO – Il 3 settembre 2020 la rete di realtà sociali dell’ottavo Municipio di Roma sud, composta da centri sociali, associazioni e comitati, ha tentato di occupare uno spazio abbandonato da circa tre anni all’interno di Parco Schuster, di fronte alla Basilica di San Paolo. “Lo stabile, proprietà del Comune di Roma, era affittato fino a tre anni fa ad un bar che è stato sgomberato perché moroso: c’è infatti un contenzioso in atto tra Comune e privato stesso. Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente poiché tutta l’area della Basilica di San Paolo è considerata ‘altamente sensibile’. Il dialogo tra polizia ed occupanti ha portato quest’ultimi ad abbandonare pacificamente lo stabile”. Ha affermato Enrico Lupardini, capogruppo del M5S in Municipio VIII. L’ex bar, occupato e immediatamente ripulito dalla sporcizia accumulata negli anni, è stato rinominato “Emporio Solidale Sacko e Floyd” e avrebbe dovuto avere sia lo scopo di stoccare e smistare la spesa per tutte le persone bisognose, continuando quell’esperienza di solidarietà cominciata durante il duro periodo del lockdown, che funzionare da sportello informativo per l’accesso al welfare e sostenere le vertenze lavorative.
LE OPINIONI
“La pandemia da Covid-19 ci ha presi tutti alla sprovvista. Una crisi che è anche conseguenza di quel sistema che denunciamo e combattiamo da anni. Come sempre, abbiamo risposto nel segno della solidarietà, portando centinaia di pacchi della spesa, cercando di sostenere le persone e di sostenerci l’un con l’altro”, hanno dichiarato in un post gli occupanti. Non è tempo di lassismo e zone franche, afferma invece Raffaella Rosati, capogruppo della Lega: “Per il momento l’emergenza è rientrata, ma ogni volta non ci può essere il rischio di ricominciare da capo. Dopo gli sgomberi occorre sorveglianza. Sono curiosa di sapere come si comporterà il Presidente di sinistra di questo Municipio”. “È una delle tante questioni lasciate in sospeso dall’amministrazione comunale, ma anche municipale – continua Simone Foglio, consigliere della Lega al Municipio VIII – C’è stato l’ennesimo tentativo arrogante da parte di gruppi organizzati di occupare questo spazio. Fortunatamente l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha bloccato tutto. L’amministrazione municipale dorme sulle questioni che non sono di eventuale interesse politico, ma non lo fa per altre realtà molto vicine alla maggioranza che governa il nostro territorio. L’elenco sarebbe lungo, dalle occupazioni o assegnazioni ad associazioni che fanno attività di propaganda politica. Speriamo che la stessa puntualità e determinazione usata per sgomberare gli storici proprietari gestori della piscina Lazio Nuoto a Garbatella, sia usata dall’Amministrazione del M5S anche per sgomberare tutte le occupazioni politiche sul nostro territorio”.
PROPOSTE IN ATTESA DEL BANDO
Delle vere e proprie proposte ufficiali per la riqualificazione dello stabile e di conseguenza di tutta l’area limitrofa all’ex bar però non ci sono. “Che siano attività commerciali, sociali o legate al rilancio di una zona così prestigiosa. Si può pensare anche a delle attività legate all’artigianato o alle tradizioni della nostra cultura romana”, conclude Foglio. Ma un vero bando pubblico non è ancora mai partito. Potrà questo tentativo di occupazione smuovere le acque? Enrico Lupardini assicura che il M5S ha sollecitato l’assessorato comunale al Patrimonio e che nei prossimi mesi sarà pronto il bando a lungo atteso, per l’assegnazione dello stabile abbandonato. “Non precludiamo nessuna proposta – afferma il penta-stellato – Se quei ragazzi che hanno occupato vorranno partecipare al bando, lo dovranno fare legalmente con un loro progetto”.
Giancarlo Pini