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Dal Comitato Verde Urbano un nuovo esposto su Falcognana

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Per vederci chiaro nella vicenda i cittadini chiamano in causa anche l’autorità garante della concorrenza

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UN NUOVO ESPOSTO – Il Comitato Verde Urbano ha presentato nella giornata di ieri un esposto all’Autorità garante della concorrenza riguardo la vicenda della discarica di Falcognana. Sono quattro i punti dell’esposto, presentati in una nota dalla portavoce del Comitato, l’ex assessore al Municipio IX Matilde Spadaro: “L’esposto mira a sottolineare la necessità di analizzare sotto il punto di vista contabile e della concorrenza la questione. In particolare si chiede di analizzare la provenienza della segnalazione iniziale, la necessità di evitare un ulteriore monopolio nella gestione dei rifiuti, la questione relativa alla trattativa privata per le possibili peggiori ricadute sul fronte della finanza pubblica nonché la verifica dell’esistenza della certificazione antimafia“.

 

MAGGIORE CHIAREZZA – è questo che vogliono ottenere i cittadini di Falcognana e a questo cerca di puntare questo esposto: “Ritengo che la questione non abbia avuto sinora la chiarezza necessaria – sottolinea Matilde Spadaro – soprattutto ora che c’è un’indagine della Guardia di Finanza in atto, ritengo che sia più che doveroso considerare questi aspetti. In aggiunta a ciò mi preme considerare come sinora le istituzioni non sono state a più livelli simbolo della volontà di approfondire la questione. Anzi, tutt’altro. Infatti la mancanza di Stir provinciali, dettata forse da chi ha voluto manovrare indisturbato in questi anni, ha causato una falla gigantesca nel sistema dei rifiuti per la città di Roma”.

“SE SI FOSSE AGITO PRIMA – e soprattutto se anche in questi ultimi mesi e settimane si fosse agito con maggior attenzione si sarebbe potuto evitare il balletto e si sarebbero potute evitare preoccupazioni e timori a tanti cittadini. La soluzione di Falcognana è stata sottoposta con tale superficialità da lasciar basiti. A questo punto – incalza Spadaro – bisogna iniziare a chiudere velocemente questa brutta pagina accantonando per sempre l’ipotesi di Falcognana e lavorando tutti insieme all’unica vera soluzione alternativa, ovvero quella di inviare i rifiuti all’estero nell’attesa di lavorare alla chiusura reale del ciclo dei rifiuti della città di Roma”.

Leonardo Mancini