Tratto da Urlo n.176 Febbraio 2020
FONTE LAURENTINA – Con il nuovo anno non sono cessati roghi e sversamenti nelle aree attorno al quartiere di Fonte Laurentina. Sono queste le denunce del Coordinamento Bonifichiamo l’Agro Romano Meridionale, il gruppo di attivisti nato quest’estate dopo un incendio scoppiato in un campo tra via Laurentina e via Castel di Leva. In quell’occasione le fiamme resero chiaro che nell’area era stata interrata una grossa quantità di rifiuti che continuarono a bruciare nel sottosuolo per settimane nonostante i ripetuti interventi dei Vigili del Fuoco.
IL REPORT
Sempre la scorsa estate, a 200 metri dall’Istituto Comprensivo De Finetti, venne posto sotto sequestro un sito di sversamento illecito di rifiuti speciali come toner, pneumatici e Fluff (il materiale plastico derivante dalla demolizione delle autovetture). “Da allora, il Coordinamento Bonifichiamo l’Agro Romano Meridionale, ha interessato le istituzioni per mettere in sicurezza la zona e far rimuovere quel materiale, vista la vicinanza alle scuole e ad un’area verde spesso oggetto di roghi”. Purtroppo alle richieste dei cittadini non è ancora stato dato seguito. “Oggi, a distanza di mesi dal sequestro – fanno sapere dal Coordinamento – continuiamo a sollecitare quasi giornalmente le istituzioni, chiedendo di intervenire sia su quel sito, che sui luoghi che abbiamo censito da settembre ad oggi”. Questo perché i cittadini in questi mesi non sono di certo rimasti con le mani in mano, hanno bensì stilato un report che ad oggi conta la geolocalizzazione di ben 43 siti di sversamento. “Abbiamo trovato di tutto – spiegano i cittadini – amianto, batterie d’auto, pneumatici ed altri materiali tossici e infiammabili e abbiamo consegnato nelle mani di chi dovrebbe tutelare la nostra salute e sicurezza un report di oltre 100 pagine. Ora, però, non possiamo più accettare ritardi perché è in gioco la salute nostra e dei nostri figli”. Molti i luoghi censiti attorno all’abitato periferico di Fonte Laurentina, ma ci sono siti anche nell’area di Vallerano, Casal Fattoria, La Torretta e Trigoria. Il report dei cittadini è stato realizzato con l’intento di fornire un ulteriore strumento per le Autorità incaricate di vigilare e di punire i comportamenti illeciti legati agli sversamenti abusivi, sia nell’individuazione delle aree di maggior rischio ambientale, che per capire le dinamiche dei criminali alla base del fenomeno. “La nostra azione – fanno sapere dal Coordinamento – ha portato le Autorità che operano sul territorio a costringere i privati, proprietari di alcuni terreni interessati, ad iniziare l’opera di pulizia. E questo è già un successo”.
I ROGHI DI RIFIUTI
L’attenzione dei cittadini non si limita ai siti di sversamento illecito di rifiuti, gli ultimi dei quali denunciati a due passi dall’Isola Ecologica della Laurentina, ma si concentra anche sul fenomeno, spesso collegato, dei roghi di materiali. Una criticità in aumento in questo quadrante. Roghi si sono verificati il 6 e il 9 gennaio a ridosso di via Laurentina, altezza civico 980, creando rischi per la sicurezza degli automobilisti: “Se le fiamme avessero raggiunto la strada con il traffico paralizzato dell’ora di punta, per le persone sarebbe stato difficile trovare una via di fuga – affermano dal Coordinamento – Purtroppo in quell’area c’è un insediamento abusivo che è stato segnalato più volte negli ultimi mesi, ma ancora nessuno è intervenuto”. Anche su questo fenomeno sono le segnalazioni e le denunce a fare la differenza. Infatti un episodio simile all’interno di un cantiere a Fonte Laurentina alla fine di novembre ha portato al sequestro dell’area e al rinvio a giudizio per il responsabile. Un rogo avvenuto il 24 dicembre presso Cava Nenni, tra Fonte Laurentina e Vallerano, ha portato al fermo di una persona, mentre in una proprietà privata sulla Laurentina, una domenica di gennaio, si è riusciti a multare l’autore dell’incendio. “Questo – spiegano – grazie alla collaborazione tra cittadini che inviano al Coordinamento le segnalazioni e alla collaborazione diretta con un nucleo di Carabinieri molto attivo su Roma per quanto riguarda i reati ambientali”.
UN SISTEMA SOMMERSO
Nelle prossime settimane i cittadini del Coordinamento procederanno all’invio a tutte le istituzioni e agli organi competenti della nuova versione del loro report. Nelle oltre 100 pagine sono censiti, fotografati e geolocalizzati, 43 siti di sversamento abusivo di rifiuti. Tutte situazioni a rischio di incendio, oltre che di inquinamento dell’ambiente circostante. In molti casi i cittadini si sono avvalsi di laboratori privati per effettuare analisi sui campioni rinvenuti, rilevando rifiuti speciali e molto pericolosi per la salute. “Siamo riusciti a certificare diversi siti in cui è stato sversato amianto e fluff – spiegano – oltre a veri e propri depositi di carrozzerie e pezzi di autovetture”. Un fenomeno in aumento quindi, che spesso si lega ad un traffico illecito e criminale di materiali. Il conferimento in discarica o lo smaltimento di particolari materiali infatti è un processo molto costoso, che può incidere notevolmente sul budget di società edili, o professionisti. Così spesso si decide di aggirare le norme, conferendo illegalmente in luoghi periferici e appartati, anche avvalendosi di ‘professionisti della discarica abusiva’. Un sistema sommerso la cui economia, vista la quantità di siti censiti in pochi chilometri quadrati, è tutt’altro che in recessione.
Leonardo Mancini