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Idee e progetti della giunta di Salvo per rigenerare le scuole del IX Municipio

Proposte dell’opposizione per riqualificare gli edifici scolastici e migliorare i servizi

Tratto da Urlo n.201 maggio 2022

MUNICIPIO IX – Istruzione e cultura rappresentano uno dei cardini fondamentali su cui l’Unione Europea intende fondare la ripresa economica e il tema degli spazi culturali. A questo proposito, una idea innovativa è stata avanzata dal IX Municipio per far rinascere l’ex asilo nido, abbandonato da anni e più volte occupato, in via Lipparini, al Laurentino Fonte Ostiense. “Abbiamo presentato il progetto e speriamo che Roma Capitale lo inserisca nella lista di attività finanziabili con i fondi del PNRR. Si tratta di un’area inutilizzata e abbiamo ideato un hub creativo con una biblioteca digitale, uno spazio espositivo, orto didattico e giardino condiviso, con un punto ristoro. È importante che le scuole rimangano sempre aperte, pur con nuove destinazioni d’uso. L’ex asilo nido si trova molto vicino alla sede del IX Municipio, all’interno di un quartiere povero di spazi culturali – ha spiegato Angelucci – e lo abbiamo immaginato come un luogo che possa riunire in particolare i giovani artisti del territorio”.

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IL CENSIMENTO DEGLI IMMOBILI

Quali altre criticità ci sono negli edifici scolastici? Ne abbiamo parlato con Carla Canale, capogruppo in consiglio municipale della lista Raggi e membro della Commissione Municipale al Patrimonio. “La commissione – ha detto Canale – sta facendo un lavoro approfondito per censire tutti i beni, comprese le scuole, che fanno parte del patrimonio comunale, premessa indispensabile per poter fare qualsiasi progetto. Un edificio che si potrebbe riqualificare è l’ex scuola dell’infanzia Betulla Magica che si trova a Trigoria, all’interno del parco di Decima Malafede. L’istituto è chiuso dal 2019 a causa delle poche iscrizioni, anche perché privo del refettorio e del tempo pieno, molto comodo alle famiglie. L’edificio è in possesso di Roma Capitale dal 1964, per cui il Comune potrebbe in questo caso disporne per usucapione senza dover fare espropri”. Un altro discorso è la scuola dei Lillà, in zona Decima-Torrino, sempre secondo Canale, “su cui siamo in disaccordo con la presidente Di Salvo perché la Giunta di centrosinistra, con direttiva n.10 del 28 aprile 2022, ha cambiato unilateralmente destinazione al plesso scolastico senza alcuna preventiva istruttoria”. Gli atti della precedente amministrazione (2019 e 2020) infatti puntavano a mantenere l’edificio di via Togni a uso scuola, tanto che “nel luglio 2021 – ha concluso Canale – si era giunti a una aggiudicazione della gara di appalto per la riqualificazione a scuola del plesso scolastico con due sezioni a tempo pieno e un refettorio”. L’assessora Angelucci è intervenuta, dicendo che “la materna si era andata spopolando perché le famiglie non potevano usufruire del tempo pieno. Abbiamo chiuso la fase di progettazione e stiamo ristrutturando l’edificio. Intanto riqualifichiamo il plesso e poi vediamo come utilizzarlo al meglio, una destinazione possibile è quella di laboratori didattici, visto che nel quartiere ci sono pochi bambini in tenera età e ragazzi più grandi privi di spazi culturali”.

SCUOLE ECOSOSTENIBILI CON IL PNRR

Bisogna ristrutturare le scuole del nostro territorio, secondo il capogruppo Fdi del IX Municipio De Juliis, “perché molti edifici sono degli anni ’70 e occorre un urgente ammodernamento di infissi, bagni e impianti. Proponiamo che i fondi del PNRR vengano usati con gli stessi criteri del Superbonus 110%, in modo da rendere i plessi più efficienti da un punto di vista energetico e ambientale”. A tale proposito, aggiungiamo che il governo Draghi ha esteso proprio il Superbonus 110% (Ecobonus e Sismabonus) dal 2021 al 2023, includendo il piano di sostituzione di edifici scolastici e gli investimenti previsti puntano alla “progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico obsoleto” e per favorire la riduzione di consumi ed emissioni inquinanti, l’aumento della sicurezza sismica e lo sviluppo delle aree verdi.

Andrea Ugolini