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Ex Fiera di Roma: venerdì il voto in Municipio

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In attesa della votazione il Presidente spiega i motivi del parere, mentre dall’opposizione di parla di ‘inchino della maggioranza’

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IL DESTINO DELL’EX FIERA DI ROMA – Rimane alta l’attenzione sulla vicenda dell’ex Fiera di Roma in attesa del parere che il Consiglio del Municipio VIII dovrebbe votare venerdì prossimo. Un parere che si configura come un ‘sì condizionato’, come ci spiega il Presidente Andrea Catarci: “Alcune cose nella proposta dell’Assessore Caudo sono migliorative rispetto alle due precedenti di Veltroni e di Alemanno”.

GLI STANDARD DIRETTAMENTE SULL’AREA – Tra gli elementi migliorativi sottolineati da Catarci e dalla Giunta nel suo parere c’è sicuramente il reperimento degli standard urbanistici all’interno dell’area della ex Fiera. “È una grande conquista – aggiunge Catarci – perché impone la presenza di parcheggi, servizi e verde non dislocati altrove ma sul terreno dell’intervento”. L’esempio riportato da Catarci è chiaro: “Basti considerare che per lo standard a verde il progetto elaborato dall’ex Assessore Corsini e da Alemanno indicava il Parco di via Rosa Raimondi Garibaldi, essendo dalla parte opposta della Colombo non riguarda affatto l’ex Fiera”. Inoltre questo elemento porterebbe anche ad una riduzione di SUL disponibile sull’area mentre, come aggiunge Catarci: “Abbiamo verificato l’incremento delle superfici destinate a servizi pubblici e verde pubblico, con la previsione di ricostituire l’area verde lungo la Cristoforo Colombo – che si ricongiungerebbe con il resto delle aree verdi dell’asse – e con l’aumento delle superfici a parcheggio”.

LA PARTECIPAZIONE – Questo è un tema che la Giunta municipale nel suo parere del 29 luglio pone come condizione, pur apprezzando l’apertura concessa dalla delibera comunale che prevede “ampio spazio alla partecipazione nella definizione del progetto – seguita il minisindaco – Viene previsto che la partecipazione si cimenterà nella stesura del documento che sarà alla base del concorso di progettazione, noi chiediamo che gli attori territoriali supportati dai tecnici si occupino anche degli elementi più delicati del progetto come gli spazi, i servizi o le aree verdi”. Su questo specifico tema arriva la replica dell’opposizione, con il Capogruppo di Fi, Simone Foglio che cita il ‘Municipio della Partecipazione’: “Tutto il processo partecipativo che era stato promosso dal Municipio cosa ha prodotto? Quanti incontri sono stati fatti con i comitati? Su questa nuova variante quanta discussione è stata prodotta? Sembra – seguita Foglio – che il dialogo con i cittadini si possa spostare a prima o dopo i pareri e le votazioni a seconda dell’utilità elettorale. Ora che le votazioni sembrano lontane si prevede che venga fatto dopo l’approvazione”. 

CUBATURE, RESIDENZIALE E TRASPORTI – Non tutti gli elementi inseriti dall’Assessorato capitolino nella delibera sulla riqualifica sono stati accettati dal Municipio: “Ci sono parti che ci lasciano perplessi – spiega Catarci – infatti abbiamo espresso una serie di condizioni”. Tra queste che si tenga conto del vecchio processo partecipativo tenuto dal Municipio che proponeva delle cubature estremamente ridotte rispetto alle previste: “Poi abbiamo citato anche una fonte comunale da tenere in considerazione, la deliberazione 132 del 97 che definisce l’assetto delle aree verdi della Colombo inserendo anche una stima della cubatura dell’ex Fiera”. La proposta della Giunta è che si tenga conto proprio di questa stima e che con le nuove edificazioni non si superino le volumetrie già presenti sull’area. Sulle nuove edificazioni si avanza poi una condizione che potrebbe delinearsi come il primo caso nella Capitale, cioè la previsione del 50% del nuovo residenziale destinato ad edilizia pubblica convenzionata e sovvenzionata. Questo intervento, secondo Catarci, naufragherebbe in ogni caso senza prevedere importanti interventi sulla mobilità. Se da un lato viene proposta l’eliminazione degli accessi diretti carrabili sulla Colombo, per evitare ingorghi e rallentamenti, dall’altro viene richiesta la realizzazione preventiva della linea tramviaria ‘ex Fiera’: “Annunciata nelle scorse settimane dall’Assessore Improta ma che il Municipio – sottolinea il Presidente – chiede già dal 2006, per rafforzare il sistema della mobilità pubblica di tutta l’area”. 

ALCUNE TUTELE PER IL TERRITORIO – Ci sono poi alcune condizioni poste dalla Giunta municipale che vengono ‘dettate dall’esperienza’ sugli interventi urbanistici, ma soprattutto sulle criticità che negli ultimi mesi stanno interessando quasi tutte le grandi edificazioni sul territorio: “Vogliamo che si faccia un chiaro protocollo di intesa tra Roma Capitale e la società – investimenti S.p.a. – ma anche la contemporaneità dell’edificazione delle opere pubbliche e private – spiega Catarci riferendosi a quanto accaduto per Piazzale dei Navigatori – una condizione dettata dall’esperienza”. Il Presidente ha voluto poi rispondere alle dichiarazioni rilasciate dal M5S in sede di Commissione Urbanistica, riguardanti lo stralcio dell’area dalla Carta della Qualità e l’attesa del parere sulla legittimità della delibera, mancante dei nomi e delle firme dei tecnici: “Rispetto alla carta della Qualità abbiamo richiesto nelle condizioni un parere della commissione costituita da Roma Capitale, ma anche l’istituzione della Commissione di vigilanza per evitare anomalie sull’intervento – aggiunge – Invece per le anomalie regolamentari siamo in attesa che il Segretariato Generale si esprima. Abbiamo voluto comunque rispettare i tempi per il parere ma, in premessa delle riunioni di Giunta, si è comunque spiegato che è stato chiesto l’interessamento del Segretariato”. 

L’INCHINO DELLA MAGGIORANZA – in questo modo il Capogruppo foglio ha definito questo parere, riportando il suo ragionamento al comportamento tenuto in passato dalla maggioranza municipale: “Dal punto di vista cronologico, la delibera votata dal municipio su gli indirizzi da dare alla Giunta Capitolina con la partecipazione della cittadinanza, prevedeva la realizzazione di un carico urbanistico che è esattamente la metà di quello previsto oggi dalla Giunta Marino. L’anno successivo arrivava il parere del Municipio alla delibera della Giunta Alemanno che veniva attaccata ferocemente dalla Giunta Catarci – spiega Foglio – ci è stato detto di essere amici dei palazzinari, di voler costruire senza garantire nulla al territorio, di non aver previsto né opere pubbliche né viabilità. Tutte queste sono le accuse che ci venivano rivolte. Ma oggi – continua il Capogruppo – con il cambio di Giunta magicamente cambia anche l’atteggiamento della sinistra che governa il territorio. Mentre prima c’erano questi attacchi feroci, oggi si decide in fretta e furia di fare una votazione per dare un parere positivo con delle condizioni strumentali. Sappiamo, anche noi per esperienza, che i pareri positivi condizionati sono molto labili e si configurano oggi come una clamorosa retromarcia del Municipio, frutto esclusivamente della guerra interna tra il Pd da un lato e Catarci con Miglio dall’altra, che porta alla paralisi senza dare benefici per il territorio”. Secondo Foglio la sinistra municipale avrebbe quindi semplicemente ‘abbassato la testa’: “Oggi con il doppio delle cubature previste dal municipio c’è il silenzio più assoluto – aggiunge – È inaccettabile e vergognoso. Dovrebbero prendersi le loro responsabilità”.

LA POSIZIONE DELLA PRESIDENZA – Secondo il Presidente Catarci esiste comunque del margine per incidere sull’intervento urbanistico della ex Fiera: “Abbiamo fatto un ragionamento di tutela del territorio. Rispetto al passato, anche dal punto di vista dimensionale, vediamo dei passi avanti. Si parla di 75.000 mq di SUL rispetto ai 93.000 circa di Alemanno e ai poco meno per la proposta Veltroni. Cercheremo di ridurre ancora l’ipotesi edificatoria – seguita – ma comunque apprezziamo la riduzione. Il ragionamento fatto dalla Giunta municipale è oltre le contrapposizioni ideologiche, avremmo potuto arroccarci ma non l’abbiamo fatto. Invito l’opposizione a fare ragionamenti simili, guardando nel merito i lati positivi e negativi dell’atto. Per tutti – conclude il Presidente – è l’occasione di stare attivamente in una trasformazione urbana così rilevante. Dall’opposizione ci attaccheranno sulle riduzioni di cubatura, ma non dimentichino che loro avevano votato una delibera che presentava molti metri cubi in più”.

Leonardo Mancini