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Ex Mercati Generali: riprendono i lavori per la ‘Città dei Giovani’

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A fine giugno il progetto preliminare, autorizzazioni e termine dei lavori entro il 2018

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IL CANTIERE INFINITO – Quando nel 1912 l’Architetto Emilio Saffi inizia la costruzione dei Mercati Generali, che saranno completati dieci anni dopo, sicuramente non immaginava quale sarebbe stato il destino degli enormi e bellissimi padiglioni da lui progettati. Ad oggi il progetto di riqualificazione e riconversione degli ex Mercati Generali viene considerato uno dei principali interventi di trasformazione urbana in corso in Europa. Purtroppo noi cittadini siamo abituati a guardare quel lato dell’Ostiense pensando inconsciamente al cantiere infinito dei mercati. Un’area di 85.000mq dismessa alla fine degli anni Novanta, sulla quale l’investimento della Sviluppo Centro Ostiense (partecipata della Lamaro Appalti) è di circa 330 milioni di euro. Il Progetto della Città dei Giovani, questo il nome dell’intervento firmato inizialmente dall’Archistar Rem Koohlaas, al momento è in mano ad un gruppo di progettazione nel quale è presente anche l’Università di Roma Tre, una presenza fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale. 

 L’ULTIMATUM ED IL CRONO-PROGRAMMA – In questo caso è stato il Sindaco di Roma, Ignazio Marino, a stimolare un’accelerazione nella ripresa dei lavori. A fine maggio infatti ha espressamente lanciato un ultimatum al costruttore: “Penso che siccome sono passati sette anni da quando l’ingegner Toti ha avuto quella concessione – dichiarava il Sindaco – o avvia immediatamente i lavori o, gli ho detto con molta franchezza, il Comune seguirà altre strade”. Una possibilità, quella espressa dal Sindaco, che sicuramente non ha lasciato indifferenti i costruttori: “Abbiamo fiducia nel fatto di completare l’opera nei prossimi due anni, massimo due anni e mezzo – ha risposto l’Ing. Toti attraverso l’agenzia DIRE – Stiamo valutando con l’università Roma Tre di portare alcune funzioni universitarie dentro la Città dei giovani, e anche la possibilità di sostituire gli uffici con le residenze universitarie”. Il crono-programma proposto dal Sindaco è stato ben spiegato dall’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, durante l’incontro con la stampa all’interno del cantiere di via Ostiense: “Entro il 30 giugno il Sindaco vuole vedere il Progetto preliminare per l’area centrale dei mercati – mentre per gli edifici dell’area perimetrale che ospiteranno alcuni uffici di Roma Capitale, del Municipio VIII e un Centro Anziani già consegnato, il progetto è ancora quello della vecchia convenzione del 2011 – Il Centro Anziani è parte degli obblighi presi dall’impresa – spiega Caudo – è computato per circa 500.000 euro, mentre le opere pubbliche che verranno cedute complessivamente valgono 4,4milioni di euro”. Il valore degli uffici pubblici, gli edifici perimetrali vicini al Ponte Spizzichino, hanno invece un valore di circa 1,7milioni di euro “dovrebbero essere nelle nostre disponibilità tra 7-8 mesi – seguita Caudo – nonostante il cantiere sia ancora in corso avremo già la metà delle opere di cui si era fatto carico il costruttore”. Nonostante questo l’Assessore sottolinea di tenere particolarmente al rispetto dei tempi espressi dal Sindaco: “Il 30 di giugno verificheremo il progetto preliminare che non è cantierabile, perchè poi serviranno le autorizzazioni. Riteniamo realistico che dopo l’estate saremo in grado di avere il progetto con tutti i pareri necessari ad avviare il cantiere. Probabilmente a gennaio o febbraio il cantiere sarà operativo per la parte centrale – continua l’Assessore – Sono previsti 30 mesi per il completamento e dovremmo essere in tempo per finire entro il 2018”.

IL PREGRESSO E I RITARDI – È l’Ing. Toti, incalzato da una domanda, a spiegare i motivi del ritardo nell’opera: “Siamo entrati in questo progetto con una partecipazione del 15%, rispetto ad un gruppo americano che ci ha coinvolto come impresa locale assieme a delle cooperative ed una impresa toscana. Dopo l’aggiudicazione, per un lungo periodo, siamo stati fermi per aspettare l’esito dei ricorsi, ma intanto è fallito il soggetto americano – spiega Toti – e l’amministrazione ha dovuto valutare se, a fronte di questo fallimento, le altre aziende che avevano partecipato in cordata avevano le caratteristiche per assolvere al progetto e rispettare i termini del bando. Siamo stati reputati idonei e abbiamo iniziato a lavorare ai progetti esecutivi per ottenere le autorizzazioni – prosegue – Dopo l’approvazione dei progetti, abbiamo aspettato circa due anni le indagini archeologiche della soprintendenza e, superato questo, è cambiata l’amministrazione. Abbiamo ricominciato un esame con loro, ma poi è cambiato il mondo – aggiunge Toti riferendosi alla crisi economica – e con esso il piano finanziario che non stava più in piedi. Abbiamo avuto dei tempi per capire quali fossero le nostre necessità: nessun l’aumento di superfici ma una rimodulazione degli spazi”. I costi non sono cambiati se non per la variante dell’edificio che ospita il Centro Anziani e per la sistemazione delle strade limitrofe, variazioni da 18 milioni di euro a carico del concessionario.

IL PROGETTO PER LA CITTÁ DEI GIOVANI – Tra la crisi economica e la necessità di rivedere il mix funzionale dell’intervento, inizialmente centrato sull’enogastronomia ma oggi vanificato dal gigante Eataly, nel novembre scorso è stata fatta una nuova richiesta di revisione della Convenzione: “Abbiamo analizzato la concessione e abbiamo visto che è possibile rivederla per il riequilibrio economico dell’operazione – spiega Caudo – Il 30 gennaio abbiamo inviato i nostri pareri e su questa linea si sta lavorando per il progetto preliminare”. Tra gli elementi in ballo anche lo studentato, opera utilissima vista la vicinanza con il polo universitario di Roma Tre: “Nelle norme di piano si dice che dove sono previsti uffici è possibile trasferire uno studentato convenzionato” ha spiegato Caudo. Non resta che attendere il 30 giugno prossimo per capire quale sarà il progetto preliminare che verrà proposto dai costruttori. Un intervento che dovrebbe comunque ricalcare gli elementi basilari dei Mercati Generali, con i due assi centrali e il mantenimento dello stupendo edificio del mercato del pesce.

DAL MUNICIPIO VIII SI GUARDA CON FAVORE ALA RIPRESA DEI LAVORI – “Questa è una nuova partenza del progetto. Speriamo che segni una trasformazione per dare velocemente una nuova centralità alla città. In questi anni – spiega il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, ricordando le variazioni al progetto – abbiamo visto una riduzione degli spazi destinati alla cultura, oggi siamo al 28% mentre all’inizio si contava il 39%. Non dobbiamo scendere ancora”. Il Presidente ha poi continuato spiegando l’importanza dell’intervento per rendere l’Ostiense un vero quartiere e non solo una strada: “L’idea è che questo luogo entri sempre più nel tessuto urbano di Ostiense. Per renderlo ‘quartiere’ serve una serie di servizi e luoghi della socialità, la speranza è che questo intervento divenga il centro del ‘nuovo quartiere Ostiense’. Questa trasformazione – ha concluso Catarci – mi piacerebbe vederla conclusa entro questa consiliatura”.

Leonardo Mancini

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