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Lavori Ponte di Ferro: spostata la stele in ricordo delle dieci donne uccise nel 1944

In vista dell’apertura del cantiere la stele è stata affidata alla cura del vicino Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco

OSTIENSE – Domenica 23 luglio alle ore 22.00 prenderanno il via i lavori di riqualificazione che doneranno un nuovo volto al Ponte dell’Industria, la struttura che i romani conoscono meglio con il nome di Ponte di Ferro. Oltre alle difficoltà sulla viabilità alternativa e al traffico che si riverserà sulle arterie e i ponti limitrofi, si è dovuto organizzare anche lo spostamento della tarda in ricordo delle dieci donne assassinate sul ponte il 7 aprile 1944 dalle truppe d’occupazione tedesche.

LA STELE

La stele è posta al lato del ponte sul versante del Tevere che ricade nel Municipio VIII. Ogni 7 aprile l’eccidio viene ricordato dalle istituzioni locali, dalle associazioni dei partigiani e dei combattenti e anche da molti singoli cittadini che portano il loro personale omaggio alla memoria di queste donne barbaramente uccise. Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pistolesi, Silvia Loggreolo, questi i nomi delle 10 donne che vennero fucilate con il volto rivolto al fiume, perchè ritenute colpevoli dell’assalto al forno Tesei, che riforniva di pane bianco i soldati. Trovate in possesso di pane e farina venero messe in fila e assassinate. Dieci donne vittime della guerra, dell’occupazione e del razionamento, imposto il 26 marzo dal generale Kurt Malzer, comandante per la città di Roma. Infatti la razione quotidiana per i civili era di 100 grammi, così in quei giorni non mancavano le proteste davanti ai forni, soprattutto se sospettati di rifornire di pregiato pane bianco gli occupanti.

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LO SPOSTAMENTO

Nella giornata del 20 luglio, proprio nell’ottica dei lavori che interesseranno il ponte e per permettere l’apertura del cantiere, la targa commemorativa è stata spostata. A parlare dell’iniziativa è il minisindaco del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri: “Tra gli altri interventi la Sovrintendenza di Roma Capitale sta provvedendo alla messa in sicurezza del monumento alle donne di ponte di ferro, vittime della barbarie nazifascista. Questo monumento fino a fine lavori rimarrà sul posto e visibile grazie alla custodia e alla cura del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, un corpo straordinario della nostra città”, ha concluso Ciaccheri.

IL RICORDO

Il ricordo di questa strage venne purtroppo dimenticato per diverso tempo, e venne riportato alla memoria dallo scrittore Cesare De Simone nel suo libro “Donne senza nome”. Soltanto nel 1997 l’amministrazione comunale depose una lapide commemorativa, grazie all’iniziativa dell’ex partigiana e poi parlamentare Carla Capponi. “In ricordo delle dieci donne uccise dai nazifascisti il 7 aprile 1944” recita la targa.

Leonardo Mancini