
OSTIENSE – Torna d’attualità il degrado generato da una serie di insediamenti abusivi lungo riva Ostiense, a ridosso delle sponde del Tevere e alle spalle del Gazometro e della Centrale Montemartini. Si tratta di un’area del quartiere Ostiense da sempre complicata sotto il profilo del decoro e della tutela ambientale, soprattutto a causa dell’isolamento in cui è costretta.
UNA COMUNITÀ DI INVISIBILI
Il consigliere capitolino di Europa Verde, Nando Bonessio, in una nota ha parlato di una vera e propria “comunità di invisibili” che popola questo tratto del Tevere, messo recentemente in risalto da un servizio fotografico dell’Agenzia Photopress. “Sopravvivono – scrive Bonessio – in condizioni igienico-sanitarie del tutto insostenibili. I ricoveri di fortuna sono nascosti tra cataste di rifiuti ogni tipo, tra i quali anche quelli organici in continua putrefazione che rendono l’aria irrespirabile e l’ambiente fortemente degradato: plastica, deiezioni animali e umane, topi, carcasse di animali, avanzi di cibo, rifiuti che in occasione delle piene del fiume potrebbero essere trascinati in acqua e attraverso le correnti portati in mare aperto”.
I DOVERI DI UNA CITTÀ INCLUSIVA E CIVILE
Una situazione insostenibile, soprattutto per un quadrante così centrale come quello di Ostiense: “è dovere di una città, che si definisce inclusiva e civile, adoperarsi affinché i servizi sociali diano assoluta priorità all’assistenza a persone che vivono in condizioni di così totale degrado sociale e sanitario, offrendo loro alternative civili e dignitose – continua Bonessio – Altrettanto importante è prevenire e combattere l’abbandono dei rifiuti, nonché procedere alla loro immediata rimozione”.
Red