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Municipio VIII: quattro nuove Pietre d’Inciampo per non dimenticare la barbarie nazifascista

Le pietre saranno posizionate in memoria di Emma Di Porto, deportata ad Auschwitz, di Enrico Mancini e dei Fratelli Cinelli, assassinati alle Fosse Ardeatine

MUNICIPIO VIII – Prosegue nei quartieri del Municipio VIII il percorso della memoria con l’apposizione di quattro nuove pietre d’Inciampo dedicate ad Enrico Mancini, Emma Di Porto e ai Fratelli Cinelli. Le pietre d’Inciampo del Municipio VIII (oltre quella dedicata a Gastone De Nicolò in via Clelia) saranno posizionate davanti agli ingressi di via Percoto 5 (per Enrico Mancini), di via De Nobili (per Emma Di Porto), di via Rubino 7 (per i fratelli Cinelli).

LE PIETRE D’INCIAMPO

La cerimonia, promossa dall’associazione Arte in Memoria, avverrà nella mattinata di venerdì 21 gennaio. L’associazione dal 2010 ha installato finora oltre 300 pietre nella nostra città a cui se ne aggiungeranno 30 in nell’edizione di quest’anno. L’iniziativa è nata a Colonia nel 1992 dall’artista tedesco Gunter Demnig, con l’intento di depositare nel tessuto urbano e sociale la memoria dei drammatici episodi legati alle atrocità del nazifascismo.

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UN INCIAMPO EMOTIVO

“Attraverso il coinvolgimento attivo delle scuole, delle realtà associative, della cittadinanza tutta, questa amministrazione vuole curare l’aspetto formativo e divulgativo e, allo stesso tempo invitare a compiere un inciampo mentale ed emotivo – si legge nella nota diffusa dal Municipio VIII – Un inciampo che vale come commemorazione personale e come riflessione collettiva sulle vicende storiche legate al nazi-fascismo, per accrescere la conoscenza e la coscienza della comunità ed in particolare delle nuove generazioni”. Con questa iniziativa si vuole rendere ancora più attuale la memoria di chi come Emma di Porto fu arrestata e deportata ad Auschwitz nel Maggio del 1944, passando per il campo di smistamento di Fossoli, e di chi come Enrico Mancini, i fratelli Francesco e Giuseppe Cinelli e Gastone De Nicolò nel Marzo del 1944 sono stati condotti e assassinati alle Fosse Ardeatine per ordine di Herbert Kappler. Stesso destino di Bruno Rodella e Davide Limentani, che verranno ricordati rispettivamente nei Municipi XIII e I.

LeMa