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Roma 70: cresce l’attesa per la riapertura del “Campetto di Piero”

Gli interventi partiti a luglio, dopo qualche ritardo, dovrebbero concludersi entro fine anno

ROMA 70 – Proseguono i lavori di riqualificazione del ‘Campetto di Piero’ a Roma 70 all’incrocio tra via Granai di Nerva e via Grotta Perfetta. L’intervento, proposto dal CdQ Grotta Perfetta e votato dai cittadini all’interno del processo partecipativo online realizzato dal Comune di Roma, sta volgendo al termine, anche se nei mesi scorsi ha subito qualche ritardo.

GLI INTERVENTI

I ritardi erano già stati comunicati dall’assessora municipale ai Lavori Pubblici, Paola Angelucci, durante un sopralluogo della Commissione Lavori Pubblici nel mese di ottobre. Purtroppo si è dovuta ripensare la pavimentazione per renderla più duratura negli anni. Inoltre ci si è dovuti confrontare con il problema della cocciniglia che ha colpito tutti i 17 pini dell’area. In Commissione è stata subito chiarita la volontà di non abbattere gli alberi, cercando di salvarne perlomeno 15, che verranno curati per due anni al costo di 150 euro ad albero. Gli interventi, visti i ritardi, dovrebbero concludersi entro l’anno, con un leggero ritardo quindi rispetto alla scadenza di fine ottobre prevista inizialmente.

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DAL CAMPIDOGLIO

È stato il consigliere comunale del M5s, presidente della Commissione Sport, Benessere e Qualità della Vita, Angelo Diario, a parlare di questi interventi in un post su Facebook che ha subito raccolto tantissimi commenti entusiasti dei cittadini della zona: “Anche io, come tutti i nati a Roma 70, ero uno dei ragazzini che il pomeriggio giocava al mitico campetto di Piero – ha scritto Diario – Quel campo, dopo gli anni d’oro ’80 e ’90, è poi stato abbandonato al degrado. Oggi, 35 anni dopo, mi trovo a seguire i lavori per la sua riqualificazione, e penso alla felicità di tutti quei bambini che potranno tornare a giocare in questo luogo dove centinaia di ragazzini, per tanti anni, sono cresciuti passando le ore più spensierate e divertenti della loro infanzia e adolescenza”.

LeMa