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San Paolo: continua lo scontro sui lavori di Leonardo da Vinci

La questione arriva in Campidoglio con una mozione del M5S, intanto le opposizioni raccolgono le firme per lo stop al progetto

Tratto da Urlo n.200 aprile 2022

SAN PAOLO – Dopo l’avvio della raccolta firme per chiedere uno stop agli interventi, sostenuta anche dal M5S e dai consiglieri della lista Calenda, i lavori di riqualificazione in atto su viale Leonardo Da Vinci arrivano all’attenzione del Campidoglio, con una mozione presentata in Assemblea Capitolina dallo stesso M5S e dalla Lista civica Virginia Raggi. Le opposizioni in Municipio VIII, assieme ad alcuni residenti e commercianti, stanno protestando da alcune settimane contro i lavori di rifacimento del viale partiti a febbraio e per il mancato coinvolgimento dei cittadini nella decisione.

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IL PROGETTO ORIGINALE

Il Municipio VIII non stravolga le decisioni dei romani”, è così che i pentastellati attaccano l’ente di prossimità, ricordando la genesi del progetto che oggi viene messo sotto accusa: “A fine 2018 il processo partecipativo voluto dall’Amministrazione Raggi, RomaDecide, ha visto tra i progetti più votati dai cittadini la ‘Risistemazione di viale Leonardo Da Vinci’ e dell’omonimo largo. Un intervento bilanciato, nato dal confronto con i residenti: erano previsti marciapiedi più larghi, nuovi percorsi e verde pubblico per i pedoni, così come il ripristino del doppio senso di marcia per le auto, senza dimenticare un tracciato per le biciclette”. Peccato che questo progetto era previsto sulla parte opposta del viale, rispetto a via Giustiniano Imperatore, non su quella oggi interessata dagli interventi, e doveva riqualificare, quindi, il tratto che va da largo Leonardo Da Vinci all’incrocio con via Giovannipoli.

LE CRITICHE AL PROGETTO ATTUALE

Tutto ciò è avvenuto perché nel 2020 il Municipio VIII, con una Delibera di Giunta (senza un confronto con i cittadini), ha riorientato i fondi destinati al progetto verso la parte alta del viale, con gli interventi al momento in corso tra via Silvio d’Amico e via Valeriano. “L’Amministrazione locale ha però stralciato il progetto iniziale senza consultarsi con i cittadini, aprendo invece un nuovo cantiere su un altro tratto della via – spiegano in una nota Linda Meleo, capogruppo M5S in Assemblea Capitolina, Antonio De Santis, capogruppo Lista civica “Virginia Raggi” ecologia e innovazione in Assemblea Capitolina, e i consiglieri grillini al Municipio VIII Marco Merafina e Matteo Bruno – Qui si vogliono realizzare due ampie carreggiate per le auto, che porteranno a una maggiore velocità dei veicoli, più rischi per i pedoni e un’alta possibilità di doppie file, come abbiamo già visto in casi simili. Altrettanto foriera di disagi è la previsione di collocare i cassonetti dell’immondizia a ridosso di abitazioni e negozi. I cittadini sono profondamente insoddisfatti, e lo hanno testimoniato durante il sopralluogo che abbiamo fatto per verificare lo stato dei lavori”. Contro il mancato coinvolgimento dei cittadini si sono schierati anche gli esponenti della Lista Calenda, le consigliere municipali Simonetta Novi e Caterina Benetti, assieme al consigliere comunale Dario Nanni: “È ingiustificata e del tutto impacciata la difesa addotta dalla giunta dell’VIII Municipio, che tenta una parziale discolpa adducendo una mancanza di tempo per un confronto. Il progetto – raccontano – è timbrato dicembre 2020 ed è stato tenuto nascosto fino al 4 gennaio 2022, quando il presidente del Municipio (Ciaccheri, ndr), in una intervista al Tg3, ha dichiarato che sarebbero iniziati i lavori grazie ad un progetto presentato dai cittadini nell’ambito del processo partecipativo #RomaDecide2018. Informazione fuorviante, perché il progetto dei cittadini riguardava la parte opposta della strada, quella dove lo square centrale è transennato da 10 anni”.

LA POSIZIONE DEL MUNICIPIO VIII

Lo spostamento dei fondi sull’atro lato del viale, come già spiegato a ridosso dell’avvio dei lavori dal Municipio VIII, non cancellerebbe la riqualificazione del tratto votato dai cittadini. Il progetto infatti, confermano dall’assessorato municipale all’Urbanistica, andrà in gara nei prossimi mesi. Il motivo dello spostamento momentaneo degli interventi sarebbe dovuto alle mancate analisi sulle alberature al centro della strada (in carico al Dipartimento Ambiente comunale). Questo, ha spiegato il minisindaco Ciaccheri al nostro giornale, avrebbe rischiato di far perdere i fondi, mentre ora si sarebbero chiesti al Campidoglio ulteriori 600mila euro (un raddoppio rispetto alla cifra inizialmente stanziata) per completare l’intervento anche sull’altro lato del viale. “Per due anni – ha spiegato Ciaccheri al nostro giornale – ci siamo scontrati con l’indifferenza del Dipartimento Ambiente che non ha prodotto le valutazioni tecniche: questo avrebbe comportato il riassorbimento delle risorse in bilancio, invece in questo modo abbiamo potuto spostare il progetto e raddoppiare le risorse previste. Con questa amministrazione saranno avviate a breve le valutazioni sulle alberature – aggiunge Ciaccheri – ciò permetterà una cantierizzazione dell’area entro l’estate”. Risposte in tal senso sarebbero giunte in Municipio proprio in questi giorni.

LA MOZIONE IN CAMPIDOGLIO

In ogni caso il M5S, con la Lista civica Virginia Raggi, ha presentato una mozione in Assemblea Capitolina “impegnando Roma Capitale a intervenire affinché il Municipio VIII torni a dialogare con i residenti e i commercianti della zona, adeguando il nuovo cantiere in base alle loro richieste. Allo stesso modo – affermano i consiglieri in una nota – va rispettata la volontà espressa nel 2018, recuperando quanto previsto dal progetto partecipativo. Perché fare politica vuol dire questo: quando la città si esprime, va ascoltata. È una questione di democrazia”.

Leonardo Mancini