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Ripartono i lavori per il Ponte Portuense

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Sbloccati 650mila euro. Previsto per l’estate (salvo intoppi) il completamento dell’opera

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Tratto da Urlo n.114 aprile 2014

PORTUENSE – L’ormai ‘mitologico’ Ponte Portuense, il cavalcavia ferroviario il cui ampliamento è iniziato nel 2008 e ancora non completato, potrebbe vedere la fine dei lavori entro l’estate, salvo ulteriori rallentamenti. La ripresa, dopo più di due anni di stop, è stata resa possibile dallo sblocco dei fondi necessari, circa 650mila euro, avvenuta lo scorso dicembre grazie alla sinergia tra gli uffici del Municipio XI e dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale. Un intervento importante collocato in un quadrante strategico, tra i quartieri Magliana, Marconi, Monteverde e Portuense.
“Dopo anni di immobilismo questa amministrazione riesce a sbloccare i 650mila euro necessari al completamento di un’infrastruttura strategica per tutto il quadrante, la cui consegna è prevista entro l’estate – dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio Municipio XI (Lista Marino) – Ma questo è solo il primo step. Ora le opere devono essere portate a conclusione al più presto. I cittadini chiedono risposte e non si accontentano di cantieri aperti ma vogliono vedere la nostra città cambiare”.
I lavori avranno una durata pianificata di 180 giorni dalla loro ripresa effettiva, con l’incognita dei risultati di nuovi sondaggi archeologici che, in ragione di eventuali ritrovamenti di reperti, potrebbero rallentare gli interventi. Tra le opere previste anche la realizzazione di un marciapiede da via Belluzzo a via Majorana, la realizzazione della recinzione delle aree FF.SS e un cavidotto per l’impianto di illuminazione pubblica.
“A gennaio sono stati sbloccati i fondi per il riavvio dei lavori, fermi da quasi due anni perché la precedente amministrazione comunale non riteneva prioritario l’intervento – dichiara Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio XI – Grazie alla tenacia del nostro Municipio, abbiamo ottenuto ascolto dal Sindaco, che ha capito l’importanza strategica di completare questo cantiere al punto di essere una delle pochissime opere a Roma sbloccata nonostante il patto di stabilità. Ho effettuato un sopralluogo pochi giorni fa, siamo in una fase di scavi archeologici che, purtroppo, come temevamo, potrebbero portare ad un prolungamento dei tempi: ci sono stati, infatti, dei ritrovamenti di reperti tra cui alcune tombe. Si sta comunque proseguendo, ci sono due squadre di archeologi che stanno effettuando delle trincee. Restano garantite – continua Veloccia – l’attenzione e il monitoraggio da parte del Municipio sulla celerità dei lavori, per permettere ai cittadini di veder completata l’opera e di poterne usufruire. In proposito stiamo già lavorando insieme ad Atac per consentire, una volta riaperto il sottopasso, il transito del trasporto pubblico in modo da collegare, finalmente, il quartiere Portuense con il quartiere Marconi in modo diretto”.
Occhi vigili sono anche quelli di Marco Campitelli, esponente di DifendiAmo Roma, indubbiamente soddisfatto per la ripresa dei lavori che “comunque vanno molto a rilento. Abbiamo premuto molto in questo senso, durante l’estate, e siamo contenti che siano ripartiti. Vigileremo però con attenzione perché il cantiere ha già subito uno stop di due anni. Inoltre la zona circostante è stata abbandonata a se stessa per molto tempo e lo stesso cantiere è divenuto il deposito dei ferrami raccolti dai rom. Per tutto questo va benissimo che i lavori siano ripartiti ma bisogna anche pensare a risolvere la situazione di degrado del quadrante”. Tuttavia c’è grande scetticismo nell’aria. Sembra che nessuno creda pienamente che tutto verrà completato nei tempi previsti. “Possiamo solo sperare che sia la volta buona – ha dichiarato Alessio Marini, Consigliere del M5S al Municipio XI – Sono state fatte, in questi anni, tante ipotetiche consegne dell’opera, quindi le tempistiche in realtà sono incerte”. Il consigliere pentastellato pone l’accento anche su un’ulteriore questione: “C’è un altro ponte da raddoppiare, quello di via Baffi, il cui costo previsto è di 650mila euro. La stessa cifra che servirà solo per l’ultimazione dei lavori del Ponte Portuense. Visto che i due interventi sono molto simili la mia paura è che finalmente verrà ultimato il cavalcaferrovia per poi ricominciare lo stesso minuetto sul ‘ponticello’ di via Baffi”. Anche noi, come gli attori istituzionali, monitoreremo lo stato dei lavori in corso.

Serena Savelli