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Dal Municipio XII si punta alla rigenerazione di Villa Flora

La Villa che nel 1978 è stata acquisita dal Comune di Roma non è stata mai oggetto di particolari interventi di riqualificazione

PORTUENSE – Dal parlamentino del Municipio XII si è rivolta l’attenzione nei confronti di Villa Flora, una delle ville storiche della Capitale su cui non sono ancora ricaduti particolari progetti di riqualificazione. L’area tra via Portuense e via Isacco Artom, non ha mai ottenuto un piano generale di programmazione per la riqualificazione di questa villa.  L’area è costituita da un casino nobile, da alcuni edifici a uso agricolo ispirati all’archeologia industriale e da due serre in ghisa e vetro.

L’attuale nome della villa, si legge sul sito della Sovrintendenza Capitolina, deriva dal nome “Hotel Flora”, con il quale era conosciuta dalla Casa generalizia dell’Ordine dei Servi di Maria ai quali è stata espropriata nel 1975 dalla Regione Lazio per la “realizzazione di un parco pubblico attrezzato nel Quartiere Gianicolense”. Nel 1978 la Villa fu infine acquisita dal Comune di Roma.

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A porre la questione della riqualificazione al vaglio del Consiglio Municipale è stato un atto di indirizzo presentato dal Pd municipale. Nel testo il Municipio XII, in sinergia con Il Sindaco, gli assessori e gli enti competenti, si fa carico delle esigenze di restauro e destinazione a progetti socio-culturali dei principali immobili della Villa. Tra questi, spiega a margine il minisindaco Elio Tomassetti, gli interventi sul pregiato Casino Nobile, la riqualificazione del verde di Villa Flora e la realizzazione di un generale percorso progettuale della Villa condiviso con i Municipi e con tutti i soggetti interessati.

L’intenzione del parlamentino di via Fabiola è quello di prestare attenzione non solo alla villa e ai suoi viali di cipressi, ma anche al territorio che la circonda. È sempre il Presidente Tomassetti a sottolineare come la progettualità si inserisca “in una nostra particolare attenzione sul quadrante, come tutti i lavori di riqualificazione del manto stradale dei Colli Portuensi e di Viale Isacco Newton e l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Sui prossimi passi il minisindaco è chiaro: “A questo importante atto di indirizzo seguirà un importante lavoro amministrativo, per mettere a terra gli indirizzi proposti e per restituire quanto prima ai cittadini del nostro territorio una villa riqualificata, viva e ricca di attività socio-culturali”.

LeMa