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Malagrotta: presentati due bandi per il risanamento

Stanziati circa 250milioni di euro per interventi da completarsi nel 2027

Tratto da Urlo n.215 settembre 2023

ROMA – Il 3 agosto scorso è stato fatto un passo in avanti in una delle questioni più importanti che coinvolgono la Valle Galeria e la città intera. In quella data infatti sono stati pubblicati i bandi di gara per i lavori di chiusura e per la gestione della fase post operativa della discarica di Malagrotta. Il Commissario Unico alle Bonifiche, il Generale Giuseppe Vadalà, al quale è stato affidato l’incarico nel febbraio del 2022, ha portato a compimento i bandi di gara presentati in Campidoglio alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, del Sindaco, Roberto Gualtieri, e del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Il Commissario ha voluto citare le sue dichiarazioni del 30 marzo scorso in occasione della visita del Commissario UE all’Ambiente Virginijus Sinkevicius. Allora, ricorda il Generale Vadalà, “avevamo detto che avremmo lavorato in modo continuo, speditamente e senza indugio per completare i progetti, creare i capitolati e avviare le gare. Oggi siamo qui perché questo importante obiettivo lo abbiamo raggiunto – e ancora – Adesso ci occuperemo di mettere concretamente e definitivamente in sicurezza il sito. Rispettiamo un obbligo verso l’Europa nel sanare questa grave situazione, e intendiamo farlo entro il 2026, con il 2027 per l’ultima tranche di finanziamento. Ma assolviamo anche a un dovere nei confronti dei cittadini romani, che vedranno realizzare velocemente significative opere di risanamento per arrivare infine al riutilizzo sostenibile di quelle aree”.

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GLI INTERVENTI IN PROGRAMMA

Sono in totale 250 milioni di euro i fondi destinati agli interventi su Malagrotta, che saranno spalmati fino al 2027. Per i lavori in questa fase sono state predisposte due diverse procedure di gara. La prima riguarda i lavori per la realizzazione della nuova cinturazione (il cosiddetto sistema a Polder) di contenimento ed isolamento della discarica di Malagrotta. Per questo intervento saranno impiegati poco più di 89 milioni, 1,5 solo per la progettazione esecutiva. La seconda procedura di gara, presentata in Campidoglio il 3 agosto scorso, riguarda invece i lavori per la realizzazione della copertura impermeabile e dell’impiantistica, utili alla chiusura della discarica. In questo caso si tratta del capping provvisorio (copertura della discarica), la rimozione del percolato e la captazione del biogas prodotto dall’impianto. Per questa tranche di interventi l’appalto prevede investimenti per oltre 123 milioni di euro.

I COMMENTI

Diversi i commenti alla presentazione delle gare. Il Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha infatti parlato di “un passo in avanti tangibile verso la soluzione di una grande questione ambientale della Capitale. Si vede l’efficace lavoro tecnico della Struttura guidata dal Generale Vadalà, già impegnata nella bonifica delle discariche abusive sotto sanzione comunitaria”. Il primo cittadino Gualtieri, che ha ospitato in Campidoglio la presentazione dei bandi, ha sottolineato come “bonificare Malagrotta è un atto che dovevamo ai cittadini romani e che Bruxelles ci chiedeva di fare da anni. La discarica più grande d’Europa, chiusa 10 anni fa, continua ancora oggi a rappresentare una grave forma di inquinamento ed è un grande monito per tutti noi a non ripercorrere mai più simili strade: il nostro piano rifiuti investe nell’impiantistica tecnologicamente più avanzata e nella raccolta differenziata cancellando per sempre il ricorso alle discariche”. Per la Regione Lazio, che ha avuto e avrà un ruolo di primo piano in questa vicenda, il governatore Rocca ha parlato di collaborazione istituzionale “doverosa e fondamentale”, e ancora: “Oggi, finalmente possiamo dare risposte concrete ai cittadini di Roma e del Lazio rispetto alla discarica più grande d’Europa che, per molto tempo, ha costituito lo sbocco dei rifiuti di Roma. La messa in sicurezza del sito era una priorità assoluta, un debito morale nei confronti di questo territorio e dell’ambiente”.

LeMa