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Casa delle Donne Lucha y Siesta: l’Atac si ritirerà dal procedimento

Si avvia ad una conclusione la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il centro antiviolenza di via Lucio Sestio

ROMA – Arriva alla vigilia delle celebrazioni per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne la notizia del ritiro di Atac dal procedimento contro Lucha y Siesta.

IL RITIRO DI ATAC

Dal Comune di Roma fanno infatti sapere che Su indicazione del Sindaco Roberto Gualtieri, il Capo di gabinetto di Roma Capitale Alberto Stancanelli ha invitato con una lettera il Direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, a ritirare la costituzione di parte civile nel procedimento contro La Casa delle Donne Lucha y Siesta. Sempre il Campidoglio conferma che la partecipata ha risposto positivamente alla richiesta di Roma Capitale e nella giornata di lunedì procederà alla revoca formale.

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IL PROCEDIMENTO

Il procedimento in cui è coinvolta la Casa delle Donne riguarda una denuncia arrivata nel 2019 per l’occupazione dello stabile di via Lucio Sestio dell’8 marzo 2008. In particolare la richiesta avanzata da Atac è di 1milione e 300mila euro di danni. L’impegno del Sindaco Gualtieri su questa vicenda arriva dopo la mobilitazione di tutta la rete dei centri antiviolenza e delle associazioni che si occupano di queste tematiche, che nelle ultime settimane hanno fatto sentire la loro voce in diverse iniziative. La speranza infatti è che questa vicenda possa risolversi al di fuori delle aule di tribunale, magari con un accordo tra le parti che tenga conto sia del valore dell’immobile che del servizio reso alla città negli ultimi quindici anni. In ogni caso la prossima data dell’udienza è prevista e fissata per il 27 novembre ma, a questo punto, Atac dovrebbe ritirarsi.

LA NOTA DEL CAMPIDOGLIO

Roma Capitale ha dato notizia del ritiro con una nota nella quale spiega il suo impegno nell’incentivare “ogni misura volta a prevenire e contrastare qualsiasi forma di violenza sulle donne”. Anche Gualtieri ha commentato: “Grazie ad ATAC per aver accolto positivamente la nostra richiesta di non costituirsi parte civile nel procedimento conto Lucha y Siesta. Roma vuole fare la sua parte per salvaguardare l’esperienza della Casa delle Donne Lucha y Siesta, un importante presidio antiviolenza, un centro socio-aggregativo fondamentale per la città, con un’indiscutibile valenza sociale quale rifugio e luogo di rinascita delle vittime di violenza, grazie anche ai percorsi di autodeterminazione attivati. Roma Capitale è e sarà sempre dalla parte delle donne”.

Redazione