EUR – Sarebbe definitivamente concluso lo scontro tra il Comune di Roma e la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) che controlla la Alfiere Spa proprietaria delle Torri dell’Eur. Così messe da parte le controversie legali, con un investimento di 100milioni di euro per le Torri potrebbe finalmente iniziare una nuova vita. “Finalmente ricuciamo una ferita di Roma – ha dichiarato la Sindaca Raggi – Oggi diamo il via ai cantieri che cancelleranno uno dei simboli di degrado urbanistico della nostra città. E lo facciamo grazie ad un percorso di collaborazione e sinergia con Cassa Depositi e Prestiti. Un percorso che ha dato vita ad un progetto virtuoso che contribuirà a migliorare il tessuto urbano della Capitale”.
LA RIQUALIFICAZIONE DELLE TORRI
Con questa rinnovata sinergia le torri potranno finalmente avere una nuova vita e anche l’accesso Sud alla Capitale non soffrirà più della vista di quegli scheletri di cemento armato. L’investimento a quanto si apprende sarà di circa 100 milioni di euro per riqualificare in tre anni i 62mila metri quadrati delle ex Torri delle Finanze. Il progetto ricalca quello dello ‘Studio UNO A’ vincitore di un bando riservato ad architetti under 40 e sarà completamente finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti, che controlla la società proprietaria delle strutture (Alfiere). “Realizzeremo un progetto all’avanguardia dal punto di vista tecnico ed energetico – ha commentato Fabrizio Palermo, Ad di Cdp – Le Torri potranno presto diventare la sede di primarie aziende italiane, che disporranno di un immobile iconico e sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico”. Inseriti nel progetto anche parcheggi interrati per 258 posti auto che, pur non risolvendo la penuria di stalli nel quartiere Eur, limiteranno i disagi derivanti da nuovi uffici sull’area. “Le Torri di Ligini rinascono – commenta l’assessore capitolino all’Urbanistica Montuori – Finalmente l’immagine dell’Eur arrivando da sud, la porta simbolica dell’ambito strategico che interpreta la Roma moderna, non sarà più ricordata per gli scheletri vuoti degli ex uffici del ministero delle Finanze ma come esempio virtuoso di rigenerazione urbana grazie a un progetto di qualità che unisce sostenibilità ambientale, rinnovamento degli spazi del lavoro, immagine architettonica e paesaggio urbano”.
Red