OTTAVO COLLE – Si torna a puntare sul quadrante Ottavo Colle. In una seduta della commissione Urbanistica Capitolina i rappresentati del Municipio VIII hanno richiesto maggiore attenzione sul quadrante dopo la vittoria ottenuta dai cittadini per la salvaguardia del Parco del Tintoretto.
UNA STRADA E UN PARCO
La vicenda viene da lontano e comprende la realizzazione di un centro commerciale (un supermercato Esselunga) alcuni edifici residenziali e un asilo, oltre ad una strada di collegamento tra via di Vigna Murata e viale del Tintoretto inserita anche nel Piano Regolatore di Roma. Un’arteria che però avrebbe portato con sé la distruzione del Parco del Tintoretto, polmone verde della zona, oltre allo sbancamento di una collina a ridosso delle abitazioni private di Ottavo Colle. Così la battaglia dei residenti, fatta anche di manifestazioni e cortei, ha portato ad una prima vittoria, con lo stralcio della strada concordato anche con i privati. Ora però la partita non è finita e la volontà di cittadini e Municipio è quella di mantenere su questo territorio gli oneri che sarebbero stati impiegati per la realizzazione di questa arteria.
GLI ONERI RESTINO SUL QUADRANTE
Quella che è stata chiesta dal Municipio VIII è una rassicurazione sulla destinazione dei fondi, assieme alla possibilità che venga intrapreso un processo di progettazione partecipata all’interno del quale decidere cosa realizzare nel quartiere. “Durante la commissione capitolina urbanistica, convocata sulla convenzione di via Vigna Murata, abbiamo espresso con forza la necessità che gli oneri per la realizzazione delle opere vengano vincolati per progetti a miglioramento di questo quadrante della città – affermano dal Municipio VIII il Presidente Amedeo Ciaccheri, l’Assessora all’Urbanistica Patrizia Ricci e il presidente della Commissione Urbanistica Luca Gasperini – Oggi la priorità è che il Parco torni finalmente a disposizione della cittadinanza e rilanciare con un programma di opere pubbliche che possano incidere sul miglioramento dell’intero quadrante da costruire in un tavolo di lavoro aperto al territorio”.
RIPRISTINARE IL PARCO DEL TINTORETTO
Al momento gli scavi archeologici propedeutici alla realizzazione dell’intervento urbanistica sono quasi terminati. Questi interventi hanno lasciato una profonda ferita all’interno del Parco del Tintoretto che, come richiesto a gran voce dai residenti, dovrà essere necessariamente riqualificato. Ora sarà da capire con quali fondi questa operazione (resa necessaria dopo gli scavi archeologici per le edificazioni e la costruzione della strada poi stralciata) verrà realizzata, speriamo non con gli oneri recuperati che potrebbero essere investiti in altro.
Leonardo Mancini