ROMA – Ancora non sono arrivati molti dei banchi monoposto necessari per far rientrare in aula tutti gli studenti e rendere le scuole del territorio aderenti alle linee guida anti-Covid. Nei prossimi mesi (le ultime previsioni parlano di fine ottobre) la situazione dovrebbe normalizzarsi, ma in questo momento molti istituti devono far fronte ad una difficoltà diversa: cosa fare dei banchi biposto e del mobilio eliminato dalle aule per fare spazio e assicurare il distanziamento?
I BANCHI E I MOBILI IN ECCESSO
In alcuni casi gli spazi esterni delle scuole si sono trasformati in veri e propri magazzini (quando non somigliano a discariche) dove banchi, armadi e cassettiere, vengono ammassati per far posto all’assetto delle aule al tempo del Covid. Una difficoltà non di poco conto, soprattutto se si pensa alla possibilità (speriamo non lontana) che si torni alla normalità e che questi materiali possano nuovamente essere utilizzati nelle nostre scuole. Di certo lasciarli per mesi alle intemperie non è la scelta migliore. Il rischio è quello di far deteriorare questi materiali, con un conseguente sperpero di denaro e un impatto non indifferente sulle discariche e sull’ambiente.
I BANCHI VERRANNO CONSERVATI
Ora è la Città Metropolitana che cerca di correre ai ripari, infatti i banchi biposto in eccedenza nelle scuole superiori saranno stoccati e quelli inutilizzabili smaltiti rispettando le norme ambientali. La Sindaca metropolitana Virginia Raggi in occasione della consegna dei banchi monoposto aveva anticipato l’impegno di Città metropolitana di Roma a provvedere allo stoccaggio dei banchi o allo smaltimento di quelli non più utilizzabili. “Già ai primi di agosto i nostri uffici hanno fornito specifiche indicazioni ai Dirigenti scolastici sulle procedure da rispettare – afferma la vice sindaca Teresa Zotta – Abbiamo nel frattempo individuato un nostro magazzino adeguato alle previsioni di deposito, presso idonei locali dall’Amministrazione”.
LeMa