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Termovalorizzatore: il 2 dicembre la manifestazione in Campidoglio

Il 30 novembre è atteso il pronunciamento del Consiglio di Stato, ma intanto il fronte del No prosegue la mobilitazione

ROMA – La protesta si sposta in Campidoglio. Dopo la pubblicazione della gara per la realizzazione del termovalorizzatore in zona Santa Palomba, le iniziative di comitati e associazioni si sono moltiplicate: dagli incontri informativi ai volantinaggi, fino ad una lunga staffetta da Albano a Piazza San Pietro. Ora però la protesta torna sotto le finestre di palazzo Senatorio, nel cuore della Capitale, con una manifestazione indetta dall’Unione dei Comitati contro l’inceneritore. ”

LA MANIFESTAZIONE

Il 2 dicembre prossimo alle ore 14.30 infatti i comitati e le associazioni contrari all’iniziativa dell’amministrazione capitolina saranno in piazza del Campidoglio per protestare contro la realizzazione dell’impianto nel Municipio IX all’estrema periferia della Capitale. “Davanti a un affare gigantesco, Gualtieri, forte dei super poteri commissariali, non è affatto preoccupato di violare impunemente il diritto alla salute di alcune centinaia di migliaia di persone che, nei comuni dei Castelli romani, della litoranea e della periferia del Municipio 9 di Roma, vivono e lavorano e che saranno costrette a respirare h. 24 i veleni emessi dal mega impianto – commentano dall’Unione dei Comitati contro l’inceneritore – Veleni che, inevitabilmente, contamineranno falde acquifere e terreni compromettendo irrimediabilmente aree agricole e produzioni locali di pregio, pascoli e allevamenti con ricadute sull’intera filiera agroalimentare e con impatti sulla salute di tutti i consumatori, romani compresi”. Tante le realtà che aderiscono all’iniziativa. “Le associazioni della Rete aderiscono alla manifestazione promossa in risposta alla pubblicazione della gara, che rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’arroganza e del disprezzo delle regole democratiche da parte di Gualtieri”, si legge in una nota della rete. “Il suo inceneritore condanna il nostro territorio a respirare e mangiare le emissioni inquinanti, prodotte dalla combustione di 600.000 tonnellate di rifiuti l’anno, per oltre 33 anni – proseguono i cittadini – Non possiamo stare a casa a guardare, sabato 2 dicembre, insieme alle ventuno associazioni che compongono la Rete, andremo in Campidoglio a chiedere la sospensione in autotutela della gara, per sottoporre la scelta a dibattito pubblico e valutare la alternative, perché se c’è una soluzione migliore è interesse di tutti saperlo, altrimenti significa fare l’interesse di ACEA o di chiunque trarrà beneficio da un affare da 7,4 mld di euro. Questa cifra basta e avanza per sviluppare un sistema di raccolta all’avanguardia in grado di differenziare oltre il 70% degli scarti e pulire Roma sul serio”. I manifestanti stanno anche organizzando l’arrivo in campidoglio in treno. Un lungo itinerario che parte dalla stazione di Velletri per poi toccare quella di S. Eurosia, San Gennaro, Lanuvio, Cecchina, Cancelliera, Pavona, S. Maria delle Mole, Casabianca, Ciampino, Capannelle e infine la Stazione Termini.

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IL CONSIGLIO DI STATO

L’attesa del fronte contrario al termovalorizzatore è però concentrata anche su un’altra data: il 30 novembre. Giovedì prossimo infatti il Consiglio di Stato terrà l’udienza di merito in merito al ricorso presentato da associazioni e comitati dopo il parere negativo del TAR del Lazio. Un giudizio reso ancora più urgente dopo la pubblicazione del bando di gara da parte di Roma Capitale: “Riteniamo che la forzatura operata da Roberto Gualtieri con la pubblicazione del bando di gara, costituisca un maldestro tentativo di condizionare il Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi di lì a pochi giorni, data l’udienza di merito fissata per il 30 novembre – commentano dall’Unione dei Comitati contro l’inceneritore – Siamo consapevoli che l’inceneritore di Roma costituisca la madre di tutti i conflitti ambientali. Per questo, la manifestazione di sabato 2 dicembre rappresenta un primo appuntamento, anche per le tante realtà impegnate nelle altre vertenze generate dal prepotente esercizio che Gualtieri fa dei poteri straordinari conferitigli dal governo”.

L’APPOGGIO DEL M5S

Intanto in queste ore è arrivato anche l’appoggio alla manifestazione da parte dei consiglieri capitolini del M5s e della Lista Civica Virginia Raggi, che scenderanno in piazza il 2 dicembre: “Ribadiamo la nostra contrarietà a questo impianto, che avrà notevoli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute dei cittadini – e ancora – Un impianto la cui gara da ben 7,4 miliardi di euro è stata lanciata pochi giorni fa, senza neanche attendere la pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dai comitati, attesa fra due giorni. Assieme ai comitati e ai cittadini esprimeremo democraticamente, ma fermamente, il nostro dissenso nei confronti di questo impianto”.

LeMa