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Termovalorizzatore: il TAR respinge un altro ricorso

Respinte le criticità avanzate dai ricorrenti sull’incompatibilità del terreno e lo stato della falda acquifera

ROMA – Per il termovalorizzatore da realizzare a Santa Palomba, limite estremo del Municipio IX, arriva un altro via libera da parte dei giudici amministrativi del TAR del Lazio. Dopo lo stop ai ricorsi presentati al Consiglio di Stato, in questo caso la bocciatura riguarda il ricorso presentato dalle associazioni Salute Ambiente Albano, Pavona per la Tutela della Salute, Latium Vetus Aps e da alcuni residenti della vicina Albano Laziale.

I TEMI DEL RICORSO

In questo caso il ricorso presentato e bocciato dal Tar del Lazio riguardava principalmente la possibile incompatibilità del terreno scelto per ospitare l’impianto (così come l’assenza di ricerche di un sito alternativo) e la condizione in cui versa la falda acquifera a servizio di questa zona.

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LA BOCCIATURA DEL TAR

In merito all’incompatibilità del terreno prescelto i giudici hanno sottolineato che l’area di Santa Palomba sarebbe libera da qualsiasi fattore escludente per la realizzazione di un termovalorizzatore, così come spiegato (affermano i giudici) all’interno del Piano rifiuti di Roma Capitale. Sulla scelta del sito e sulla mancata selezione di altre possibilità i giudici hanno sottolineato come le caratteristiche transitorie dei poteri commissariali non abbiano obbligato il Sindaco a tale procedura. Sulla falda acquifera e sulle criticità che potrebbero portare i prelievi idrici su una falda già in sofferenza, dal TAR si segnala che i rilevamenti dell’ARPA del 2019 non evidenzierebbero variazioni significative, e che la carenza idrica sarebbe stata dedotta dalle sole misure emesse dagli enti locali sull’irrigazione e sugli eventi ludici e sportivi.

Redazione