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Ferratella: arriva il ricorso sul progetto di via Comisso

Scontro tra una parte del quartiere, Comune e Municipio IX sul progetto per i senza dimora

Tratto da Urlo n.220 febbraio 2024

EUR-FERRATELLA – È scontro aperto sul progetto per la realizzazione di un centro di accoglienza temporanea per senza dimora in via Comisso 23. L’iniziativa, finanziata con 1,4 milioni del Pnrr, vedrà anche la realizzazione di una stazione di posta (saranno 9 in tutta la città), ma viene fortemente osteggiata da parte dei residenti. Sulla vicenda infatti pende anche un ricorso al Tar del Lazio promosso dal Codacons (in discussione il prossimo 27 marzo) richiamato anche in Comune in commissione Speciale Pnrr. Al momento in via Comisso ha la sede locale la Croce Rossa, ci sono alcune aule del vicino liceo Aristotele e la Banca del Tempo.

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IL PROGETTO

Si parla di mini appartamenti dedicati a persone in emergenza abitativa che altrimenti finirebbero in strada. Saranno presenti anche sportelli di prima accoglienza socio-sanitaria e orientamento al lavoro e alla ricerca di affitti. A ricordare in Commissione il progetto (che era stato già delineato in un’assemblea a giugno) è l’Assessora capitolina alle Politiche Sociali, Barbara Funari: “Il progetto è aperto anche ad anziani finiti in strada o a donne scappate da partner violento – ricorda – La parte legata ai posti di accoglienza riguarda 10 persone in turnover. Sono strumenti alloggiativi provvisori per evitare il dormitorio, pensando a numeri piccoli e comunità solidali attorno a servizi che fanno la differenza – aggiunge l’Assessora – Inoltre verranno riqualificate le aule destinate all’Aristotele, mentre è stato concordato con il Municipio che ci siano degli spazi polifunzionali per il quartiere”.

LE CRITICHE

Dal Comitato spontaneo nato attorno a questa vicenda è stata lamentata la scarsa partecipazione dei cittadini al progetto, oltre all’assenza, ricordano in Commissione, di un piano di impatto sociale. È stato poi fatto notare che la struttura avrebbe invece potuto ospitare spazi scolastici, in un quartiere dove sarebbero in aumento le giovani coppie. I rappresentanti dei cittadini, che hanno presentato ricorso al Tar del Lazio, pongono inoltre al centro del dibattito il tema della sicurezza, per la possibilità che il servizio accolga anche ex detenuti in cerca di reinserimento. Tra i critici anche la consigliera FdI in Municipio IX, Laura Pasetti: “La popolazione ha visto calare un progetto di cui non sapeva nulla. Forse si sarebbe dovuto dare più spazio alla partecipazione – e prosegue – È evidente che quando si parla di questi progetti, che comunque abbiamo tutti a cuore, in quartieri di questo tipo, la convivenza potrebbe essere difficile”.

LA REPLICA DEL MUNICIPO IX

L’Assessora Laurelli in Commissione ha ricordato che nel 2015, con l’Amministrazione Santoro, nella quale era già Assessora, venne istituita la Casa di Heidi, e che prima di allora la struttura era in abbandono: grazie al volontariato era stata ripulita l’area al piano terra per ospitare una trentina di senza fissa dimora, “senza mai una segnalazione dai cittadini o dall’Aristotele: parliamo di un allarme sicurezza che non esiste”, afferma Laurelli. Lo scorso anno erano presenti 16 posti letto, ma lo stato dei luoghi ha reso necessario spostarli in via Conversi, in una struttura scolastica di Fonte Laurentina. Dal prossimo settembre però la scuola aprirà i battenti, quindi i senza dimora dovranno essere nuovamente spostati, questa volta in via Achille Campanile in una ex scuola, in attesa che questo progetto venga realizzato. Dal Municipio IX in Commissione capitolina è stata espressa la volontà di discutere con i cittadini, anche se, sia l’Assessora Laurelli sia il consigliere Pd e presidente della Commissione Pnrr municipale, Fabio Ecca, hanno sottolineato come il dialogo sia possibile solo su un piano di parità: “È difficile procedere con ricorsi in atto e prese di posizione ideologiche”, conclude Laurelli.

Leonardo Mancini