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Termovalorizzatore: presentato dai cittadini il ricorso al Consiglio di Stato

I cittadini contrari all’opera voluta dal Sindaco Gualtieri hanno deciso di impugnare la sentenza del Tar del Lazio

ROMA – Dopo l’annuncio dei comitati e delle associazioni contrarie al Termovalorizzatore a Santa Palomba, nella giornata di ieri è stato notificato l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR del Lazio che il 5 luglio ha rigettato i ricorsi. A rendere nota la nuova azione legale intrapresa dai cittadini sono Alessandro Lepidini, portavoce del Comitato No Inceneritore a Santa Palomba e Stefano Zuppello, presidente dell’Associazione VAS.

IL RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO

Il ricorso al Consiglio di Stato, spiegano i due rappresentati delle associazioni, è stato una corsa contro il tempo: “I nostri avvocati Antonello Ciervo, Giuseppe Libutti e Michele Trotta – seguitano Zuppello e Lepidini – hanno fatto un lavoro straordinario per giungere in tempi rapidissimi a questo fondamentale obiettivo. Infatti, nella prospetta imminenza della pubblicazione del bando di gara della proposta aggiudicataria abbiamo ritenuto indispensabile battere sul tempo Gualtieri al quale non ci resta che dare appuntamento a Palazzo Spada. Ora nessuno potrà invocare di non essere a conoscenza dell’esistenza di fattori ostativi e ancor oggi pendenti rispetto al proseguimento dell’iter”.

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L’OBIETTIVO DEI RICORRENTI

I ricorrenti hanno poi spiegato quali sono i punti centrali del nuovo ricorso, dalla Corte di Giustizia dell’UE fino al principio di precauzione: “Il ricorso davanti al giudice di ultima istanza, con richiesta di sospensiva, punta al rinvio in interpretazione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per le censure già sollevate in primo grado e rimaste lettera morta davanti al Tar in merito alla conformità alla normativa europea di settore. Siamo convinti che – concludono Lepidini e Zuppello – i principi dell’Unione europea che ancorano l’economia circolare siano stati violati dalle decisioni aberranti del fronte unico dell’incenerimento, raccolto nel totale sostegno a Roberto Gualtieri, possano trovare accoglienza a tutela di principi ormai incardinati anche nella Costituzione della Repubblica quali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. E al riguardo, basterebbe che riceva cittadinanza il principio di precauzione soprattutto per le decine di migliaia di persone che abitano in prossimità del sito a tutela della loro salute, perché altrimenti sarebbe irrimediabilmente esposta ai pericoli che l’inceneritore porta inevitabilmente con sé”.

Redazione