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Viadotto Magliana: le opposizioni contro il prolungamento della sperimentazione

Il restringimento della carreggiata durerà fino al 9 ottobre. Le opposizioni chiedono le dimissioni del minisindaco Torelli

MUNICIPIO XI – La sperimentazione del restringimento di carreggiata sul viadotto a quanto si apprende non terminerà il 9 agosto prossimo, né se ne discuteranno gli esiti prima di altri 60 giorni, cioè il 9 ottobre. A deciderlo il Dipartimento Mobilità del Comune in una nota del 12 luglio scorso, 5 giorni prima che in Municipio XI si discutesse un atto del M5s proprio in merito a questa vicenda. La notizia è stata diffusa oggi e dalle opposizioni non sono mancate le critiche nei confronti della maggioranza penta-stellata e del minisindaco Mario Torelli.

LA RICHIESTA DI DIMISSIONI – Il Pd è tornato ancora una volta a chiedere le dimissioni del presidente Torelli, con i consiglieri municipali uniti nel dichiarare “Oltre all’incapacità di governare il territorio del Municipio XI già dimostrata, la Giunta Torelli è colpevole di aver tenuto all’oscuro i cittadini e di aver mentito sulla reale durata della sperimentazione. È una vergogna, ora basta. Torelli si dimetta”. Agli esponenti locali fa eco la consigliera comunale Dem Ilaria Piccolo, che richiama le proteste degli automobilisti: “I cittadini infuriati protestano per i forti disagi e lunghi incolonnamenti delle automobili. La situazione non è più sostenibile. Il prolungamento fino al 9 ottobre, di questa assurda iniziativa è incomprensibile e rischia di produrre il collasso di un asse viario nevralgico come l’autostrada Roma-Fiumicino. È veramente da sconsiderati imporre una sperimentazione sulla mobilità causando gravi danni sugli spostamenti e i tempi dei cittadini – seguita Ilaria Piccolo, richiamando le responsabilità della prima cittadina – La Sindaca che promuove questionari sulla mobilità sostenibile si renda conto di quanto è diventata insostenibile la pseudo sperimentazione in corso sul viadotto della Magliana. Sarebbe sufficiente fare qualche domanda ai tassisti per rendersi conto della sciocchezza messa in atto dal presidente Torelli”.

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UN TRISTE TEATRINO – Il centro destra, che assieme al Pd nella passata seduta del consiglio Municipale aveva presentato un atto per chiedere lo stop immediato della sperimentazione, ha definito ‘assurda’ la decisione di prolungarla che è stata presa dal Dipartimento Capitolino. È il consigliere Valerio Garipoli ad intervenire: ”Questa situazione è ancora più strana se si considera il dibattito avvenuto ieri in Aula di Consiglio Municipio XI proprio con il Presidente, durante il quale ci si è confrontati con la maggioranza del M5S solo ed esclusivamente sulla data programmata di conclusione dei lavori del 9 agosto prossimo. Ci auguriamo – conclude Garipoli – che il M5S non stia realmente prendendo in giro i cittadini e residenti giustificando inutilmente gli 84.000 euro stanziati per tale sperimentazione. Invitiamo quindi quanto prima il Presidente Torelli a riferire in Aula sulla nota che dispone il prolungamento della sperimentazione, affinché si possa metter fine a tale “triste” teatrino”.

CHI PRENDE LE DECISIONI? – Una domanda che risuona chiara dall’intervento del consigliere del gruppo Misto in Municipio XI Daniele Catalano, anche lui orientato a chiedere le dimissioni del minisindaco Torelli: “Ci chiediamo se il presidente Torelli ritenga “fessacchiotti (Cit. Totò)” i cittadini che amministra, i quali hanno sentito in streaming o di persona le parole pronunciate da lui stesso, come può pensare di raccontare oggi che non sapeva di questa nota dipartimentale del 12 luglio 2018 o comunque sia che questa fosse la volontà politica: di proseguire per altri 60 giorni il restringimento della carreggiata – seguita il consigliere Catalano – Ci chiediamo chi è che decide dentro questa amministrazione, chi è che ha l’autorevolezza per rappresentare gli interessi dei romani. Oggi Torelli ha dimostrato il suo valore politico pari a zero”.

DAGLI EX 5 STELLE – Sempre dal gruppo misto arriva la durissima reazione dei consiglieri ex portavoce del M5s Martone e Restivo che si scagliano contro il comportamento del minisindaco Torelli e contro le sue affermazioni su questa vicenda: “Quando sei eletto dai cittadini ed in aula prendi parola con il microfono acceso, la registrazione video ed il verbale aperto, puoi fare propaganda, puoi attaccare il tuo avversario, cercare di fargli dei tranelli, anche fomentare la folla – scrivono i due ex penta-stellati in una nota – C’è una cosa che non puoi fare, mentire davanti ai cittadini, dire cose false nella piena consapevolezza. Mentire sapendo di farlo. Se lo fai e poi vieni sbugiardato, preso in castagna, vuol dire che la “sperimentazione” è finita per sempre. Ieri c’è stato detto che sarebbe durata fino al 9 agosto mentre la maggioranza sapeva che sarebbe proseguita fino ad ottobre inoltrato. In aula si è quindi mentito non a noi Consiglieri ma ai cittadini”.

Leonardo Mancini