Home Notizie Cronaca Roma

Termovalorizzatori e discariche: i dati dell’Eras parlano di rischio per la salute

I dati su malattie e mortalità emergono dal nuovo studio epidemiologico del programma regionale Eras

REGIONE LAZIO – Vivere vicino ad una discarica oppure ad un impianto di termovalorizzazione aumenta il rischio di malattie gravi come quelle respiratorie, cardiache e cerebrovascolari, in particolare tra le donne. Inoltre, nel caso dei siti di raccolta dei rifiuti ad aumentare sarebbe anche il rischio di tumori. Sono queste le considerazioni che emergono dal nuovo studio epidemiologico del programma regionale Eras, chiuso a fine 2023.

LO STUDIO

I dati sono stati anticipati questa mattina dal quotidiano online RomaToday e sembrano dare ulteriore sponda alle preoccupazioni avanzate da tempo dai cittadini contrari al termovalorizzatore in zona Santa Palomba e ai tanti che da anni combattono contro l’inquinamento della Valle Galeria. Con questi dati si aggiorna uno studio già portato avanti con l’Arpa Lazio nel 2013 e che prende in considerazione il termovalorizzatore di San Vittore (attivo dal 2002) e quello di Colleferro (attivo tra il 2002 e il 2018). Sullo stesso gruppo di abitanti (residenti tra il 1996 e il 2008) entro 7km da Colleferro e 5 km da San Vittore, lo studio rileva un aumento deirischi di broncopneumopatie croniche ostruttive (malattie respiratorie croniche), con un aumento più significativo tra le donne.

Ads

IL FATTORI DI RISCHIO

Secondo gli scienziati del Dep (Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale) a spiegare che l’aumento del rischio sarebbe legato alla combustione dei rifiuti di un termovalorizzatore che rilascia nell’aria diverse sostanze, tra cui il particolato. In questo caso parliamo sia di particelle più grandi come il PM10 che quelle finiPM2,5, molto più pericolose. Inoltre sono rilasciati metalli pesanti come il mercurio o il piombo, e prodotti di combustione come le diossine o il benzene. Inoltre il quadro epidemiologico tracciato dallo studio, mostrerebbe anche criticità per chi abita nel raggio di 5km dalle discariche presenti nel Lazio.

LA REPLICA DEL M5S

Immediata questa mattina la replica del M5s comunale e degli esponenti di M5s e Lista Civica Raggi in Municipio IX: “I dati sugli effetti degli impianti di San Vittore e Colleferro parlano chiaro – affermano le Consigliere M5s in Campidoglio Virginia Raggi e Linda Meleo, il Capogruppo della Lista Civica Virginia Raggi in Campidoglio Antonio De Santis, la Capogruppo della Civica in Municipio IX, Carla Canale e il Capogruppo del M5s in Municipio IX Marco Cerisola – Numeri inquietanti, che si sommano a quelli precedenti diffusi da ATS Milano Città Metropolitana sull’impianto di incenerimento Silla 2, intorno al quale si registra un incremento del 71% della mortalità per cause respiratorie (HR 1.71 95% CI 1.11-2.64), un eccesso di accessi di adulti al pronto soccorso pari al 29% per cause cardiovascolari e al 17% per cause respiratorie e un eccesso di accessi di bambini al pronto soccorso pari al 44%”. L’appello dei consiglieri grillini è al primo cittadino, perché ripensi e faccia un passo indietro sulla realizzazione dell’impianto di Santa Palomba: “Il sindaco Gualtieri non può ignorare questi dati estremamente allarmanti e, anche nelle sue vesti di Commissario, non può ulteriormente far finta di non sapere e calpestare così barbaramente il diritto alla salute dei cittadini tutelato anche a livello costituzionale dall’art.32 – concludono – Ponga dunque fine a questo progetto scellerato in ossequio al principio europeo di precauzione e scelga di salvaguardare i cittadini anziché continuare a perseguire con inspiegabile ostinazione le sue personali ed erronee – dati alla mano – convinzioni in materia di rifiuti”.

Redazione