Inviata la candidatura, si punta a Tor Vergata per il nuovo villaggio olimpico
LA FIRMA IN CAMPIDOGLIO – Con l’atto firmato questa mattina e inviato al CIO (Comitato Internazionale Olimpico), la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024 è divenuta ufficiale. La lettera, firmata dal Sindaco Ignazio Marino, dal presidente del Coni Giovanni Malagò e da Luca Montezemolo in qualità di presidente del Comitato promotore, impegna la capitale, qualora venga scelta, ad organizzare i giochi olimpici. Tra i firmatari dell’atto anche Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico, l’Assessore capitolino Giovanni Caudo e il direttore generale del Comitato olimpico Roma 2024, Claudia Bugno.
SFRUTTARE L’OPPORTUNITÀ PER LA CITTÀ – Sembra generalizzata la volontà di sfruttare al meglio questa iniziativa, soprattutto se si pensa ai tanti problemi legati ai lasciti dei grandi eventi sportivi nella Capitale. Dal Campidoglio infatti fanno sapere che: “Nel corso dell’incontro è stata da tutti condivisa l’esigenza di individuare le priorità e la caratteristiche dell’organizzazione dell’evento sportivo cogliendo al meglio la straordinaria opportunità di sviluppo e di miglioramento per la città”.
IL NUOVO VILLAGGIO OLIMPICO – Di sicuro interesse la notizia che durante l’incontro è stata anche verificata la possibilità di collocare il villaggio olimpico nell’area di Tor Vergata. È sempre il Campidoglio in una nota ufficiale a spiegare che in quel quadrante potrebbero essere realizzati tutti i nuovi impianti necessari, oltre a trovare l’occasione per completare le strutture esistenti. “Credo proprio che il villaggio olimpico si farà a Tor Vergata – ha detto Malagò alle agenzie – Bisogna verificare alcuni aspetti della mobilità e logistici con preciso impegno del comitato promotore di sostenere l’idea della città che l’amministrazione fortemente vuole: creare un parco verde, un parco sportivo e ciclabile nella zona nord del Tevere”.
IL PROLUNGAMENTO DELLA METRO – Nel caso in cui si opti per l’area di Tor Vergata, così come stiamo rilevando per la costruzione del nuovo Stadio della Roma, risulterà essenziale ripensare il sistema di trasporti e collegamenti con il centro città. “Un intervento che richiederà un progetto di collegamento con metropolitana tra l’area e il resto della città – si legge nella nota – Le Olimpiadi devono essere l’occasione per dare vita a una nuova visione della città, radicata nella storia e nella rigenerazione dell’esistente, con progetti di trasformazione urbana a partire dalla nascita di un parco fluviale del Tevere a nord di Roma che diventerà la porta di accesso alla Roma olimpica a disposizione di tutta la città”.
LeMa