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Ciao Comandante Max

rendinaOMNIROMA

Nella Capitale l’ultimo saluto a Massimo Rendina, partigiano e giornalista spentosi all’età di 95 anni

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LA CAMERA ARDENTE – È stata aperta oggi alle 12 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la camera ardente per rendere omaggio al Comandante Max, il partigiano Massimo Rendina che si è spento ieri all’età di 95 anni. Ad accogliere la salma il Sindaco Marino e l’assessore Masini: ““Sono profondamente commosso per la scomparsa di Massimo Rendina, partigiano e straordinario custode della memoria di uno dei periodi più difficili della storia della nostra città e di questo Paese – ha detto il Sindaco – Per decenni ha portato avanti in maniera instancabile la testimonianza e il ricordo della resistenza partigiana con la sua attività all’interno dell’Anpi, con l’impegno professionale e con le lezioni nelle scuole. Rivolgo, a nome di tutti i cittadini romani, le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari e ai suoi cari. Roma, medaglia d’oro per la resistenza, non dimenticherà la sua lezione di vita”. 

LA NOTIZIA – A dare la notizia è stato proprio l’assessore Masini: “Ha rappresentato una voce libera per Roma e per l’Italia, e l’esempio di come ai nostri giorni sia ancora possibile mettere in pratica e trasmettere in modo alto e nobile i valori di quella grande pagina della nostra Storia che fu la Resistenza. Il nostro abbraccio ai familiari e all’ANPI”. 

IL SALUTO DELL’ANPI – Molti gli esponenti dell’Anpi presenti in Sala della Protomoteca, quattro dei quali stanno facendo picchetto attorno alla bara. Dall’Associazione il ricordo del Comandante Max è stato affidato al Presidente Carlo Smuraglia: “La notizia della morte di Massimo Rendina, valoroso partigiano e vice presidente nazionale dell’Anpi, ci ha addolorati e sconvolti – ha detto – Perdiamo un uomo coerente e limpido per tutta la sua vita, interamente dedicata ai suoi ideali. Non lo dimenticheremo mai, perché è stato uno dei capisaldi della Resistenza, dell’antifascismo, della cultura e della democrazia del nostro Paese. Per questo lo indicheremo sempre come esempio ai giovani e a tutti coloro che amano la libertà”.

IL CORDOGLIO DELLA POLITICA – Tra i tanti che hanno portato il loro saluto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, il capogruppo Sel, Gianluca Peciola: “Ora che la politica ci sembra così piccola e inadeguata, ci mancheranno la nobiltà e l’autorevolezza della sua figura – ha scritto Peciola – Ciao comandante. Onore a te, onore ai partigiani”. “Roma, medaglia d’oro per la Resistenza, ringrazia Massimo Rendina, uomo d’azione e memoria storica insostituibile – ha invece affermato in una nota la presidente del Consiglio comunale, Valeria Baglio – Partigiano conosciuto con il nome di battaglia “Max il giornalista”, non ha mai smesso di lottare. Per tutta la vita, protagonista e testimone, ha lavorato perché non si dimenticassero gli errori del passato e le nuove generazioni sapessero – seguita – Intellettuale lucido e brillante, entrò nelle nostre case dirigendo il primo telegiornale della Rai, fu scrittore, docente universitario e instancabile uomo di cultura”.