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Scuola De Andrè: al suo interno un ospedale di prossimità

Una parte della struttura, una volta messa in sicurezza, tornerà al Municipio

Tratto da Urlo n.207 dicembre 2022

MONTEVERDE – Nel 2020, poco dopo l’inizio dell’anno scolastico, la scuola De Andrè era stata chiusa a causa di importanti problematiche strutturali e gli studenti spostati altrove. Attualmente nella struttura non sono più presenti nemmeno gli uffici amministrativi, né i servizi sociali del Municipio XII, che erano stati dislocati in una porzione dell’immobile, i quali sono stati trasferiti presso la sede centrale a via Fabiola. Sull’edificio, ci diceva la passata amministrazione municipale al termine del suo mandato, a ottobre 2021, sarebbe stato necessario uno studio atto a verificare le condizioni strutturali e le possibili soluzioni per la sua messa in sicurezza, comprese eventuali demolizioni e ricostruzioni. Ma ora i progetti sono cambiati: al suo interno è prevista la realizzazione di un ospedale di prossimità da parte della Asl Roma 3 con i fondi del PNRR. Sarà quindi la Asl stessa a condurre le indagini e i lavori sull’edificio, una parte del quale tornerà ad essere di utilità del Municipio al termine degli interventi.

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LA RICHIESTA DELLA ASL

“Da parte della Asl Roma 3 ci è pervenuta la richiesta di inserire la scuola De Andrè all’interno del PNRR per la realizzazione, secondo la nuova offerta sanitaria, di un ospedale di prossimità”, ha spiegato il Presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti: “Noi abbiamo colto al balzo questa occasione: una parte della struttura infatti era già a vocazione sociale, poiché prima al suo interno erano dislocati i servizi sociali municipali”. Le opere da effettuare sull’immobile, secondo le analisi dell’ufficio tecnico, ha spiegato Tomassetti, “sarebbero state ingenti per il Municipio, difficili da realizzare se non tramite un intervento straordinario come quello della Asl e del PNRR. Il plesso De Andrè quindi, con una delibera di Giunta capitolina, è entrato all’interno del patrimonio disponibile della Asl Roma 3”. Il Presidente ha tenuto però a specificare che il Municipio ha deliberato di non lasciare alla Asl tutta la struttura: “Secondo noi una parte dell’immobile, quella che ospitava la scuola, deve tornare all’utilità municipale, anche con vocazione scolastica”. Sarà quindi la Asl a condurre tutte le indagini e i lavori necessari per la riapertura dell’edificio, anche sulla porzione che tornerà al Municipio: “È un’operazione importante – ha concluso Tomassetti – perché sgrava il Comune di un’opera molto pesante, dà la garanzia dell’apertura di un servizio rilevante per il quartiere, come un ospedale di prossimità, e il Municipio potrà continuare ad usufruire di una parte dell’edificio”.

SERVIZI PER IL TERRITORIO

“È passato troppo tempo da quando questa struttura è stata definitivamente chiusa senza che fossero trovati fondi per restituire una scuola al quartiere e riaprire anche gli uffici municipali del sociale che erano situati al suo interno”, ha commentato Giovanni Picone, capogruppo Lega in Municipio XII: “C’è la necessità sia di una più efficiente e migliore dislocazione degli uffici municipali sia di tornare in possesso degli spazi per servizi per il territorio da parte del Municipio. Accogliamo quindi da una parte con favore lo sblocco della situazione, anche se in favore della Asl – ha concluso Picone – ma certamente non possiamo che denunciare un lassismo che ha creato notevoli danni al Municipio. Ci faremo carico tramite la Commissione Trasparenza di vigilare sulle tempistiche perché è stato già perso troppo tempo”. “Siamo in attesa di conoscere il futuro di questo immobile ormai chiuso da tempo”, ha detto il consigliere municipale pentastellato, Alessandro Galletti: “Siamo stati informati del progetto della Asl ma vorremmo vedere i documenti che attestano il passaggio e avere la garanzina che una parte della struttura resti al Municipio e torni ad essere una scuola”.

Anna Paola Tortora

Tratto da Urlo n.207 dicembre 2022