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Cabina Acea Millevoi: dove sono finite le ‘opere di mitigazione’?

siepe cabina millevoi

Della siepe promessa non c’è traccia e dalla strada continuano a vedersi i tralicci

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LE OPERE DI MITIGAZIONE – C’è da dirlo, quella sulla cabina primaria Acea di via Millevoi non è stata una vittoria. L’impianto, nonostante la mobilitazione dei cittadini e l’interesse (tardivo) della politica locale, è stato costruito. Unico elemento di vittoria era la lieve modifica alle ‘opere di mitigazione’, quegli interventi da mettere in opera per diminuire il più possibile l’impatto della cabina sulla vita quotidiana dei cittadini. Quello che i cittadini della zona avrebbero dovuto vedere era un perimetro circondato da siepi di circa due metri, che avrebbero dovuto celare l’impianto allo sguardo dei passanti. Ma di questo non sembra esserci traccia.

L’INDIGNAZIONE DEL MUNICIPIO IX – Negli scorsi mesi interpellammo anche il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, che manifestò tutto il suo sdegno per le piantine di 80cm poste da Acea lungo il perimetro della cabina: “Sul quartiere si sono abbattuti una serie di problemi – ci riferiva Santoro nel gennaio scorso – Il Municipio è in debito con il quadrante. Nell’area ci sono importanti previsioni urbanistiche e vanno predisposti interventi urgenti per il traffico e la qualità della vita degli abitanti della zona. Sono problemi che vanno presi per tempo, altrimenti ci ritroviamo con delle piantine di 80 cm! Penso che sradicherò una di queste piante e la porterò ad Acea, visto che non era questo ciò che avevano promesso”.

LA DENUNCIA DEL CENTRODESTRA – Purtroppo nulla è cambiato e la denuncia questa volta arriva dal centrodestra, con il capogruppo di FI, in Municipio IX, Massimiliano De Juliis, che si chiede dove siano finite le mitigazioni e attacca: “La cabina elettrica ACEA a Millevoi, al quale non si è riusciti a mettere un freno anche a causa del disinteressamento iniziale della Giunta Santoro, è una ferita all’interno del quartiere. Durante le opposizioni e le manifestazioni di protesta, il Presidente Santoro e l’ex assessore Caudo, avevano assicurato ai cittadini di aver ottenuto da ACEA almeno un forte miglioramento delle mitigazioni per rendere meno visibile ed impattante la struttura attraverso muri “protettivi” ed un prato con laghetto – seguita il consigliere forzista – Che fine hanno fatto? Oggi sono presenti solo delle piccole piante di alloro che a malapena si vedono tra le erbe infestanti. Questa- conclude – è l’ennesima dimostrazione che alle parole non seguono mai i fatti mentre e gli abitanti oltre ai tralicci si ritrovano anche senza le mitigazioni promesse da Santoro e Caudo”.

Leonardo Mancini