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HUMAN NATURE AL MONDO BIZZARRO

Fastidiose e affascinanti insieme, le fotografie di Daikichi Amano danno un ossimorico effetto di attrazione-repulsione. Un gioco fatto di erotismo spudorato, della delicatezza dei tratti delle modelle giapponesi associata ad una natura torbida, quasi sporca.

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La femminilità della donna viene letteralmente soffocata dalla natura orrida e disincantata. Predilige pesci, rane, piovre, anguille e insetti, questo estroso artista giapponese. Guardare le sue fotografie è proiettarsi in un universo particolare, fatto di sensualità mista a un feticismo animale e naturale. Personaggio di culto nel mondo underground e oramai conosciuto a livello internazionale, Daikichi Amano offre per la prima volta in Europa la sua “Human Nature”. Si nota l’arte del Giappone nel suggerire emozioni discordanti, in questo miscuglio di culture animiste e animaliste, dove si esplicitano fantasie stravaganti che con una prominente trama horror portano il visitatore ad essere attratto da quelle donne, sottomesse, geishe, bambole inermi ma allo stesso tempo di una sensualità spudorata, giocata su una perdizione tutta orientale che ammicca ad un filone cinematografico divenuto famoso anche da noi. Nel mondo creato da Amano l’umano e l’animale si fondono insieme, l’uno diventa parte dell’altro, la natura si immerge nella società e in particolare nel ruolo della donna, resa regina incontrastata della stessa, esplicitante sua parte emozionale e istintiva forse, la più vicina a ciò che di più puro si sottende al creato. Così troviamo, scorgendo le fotografie che costellano le mura della Galleria Mondo Bizzarro, donne vestite d’anguille, visi spaventati tra mille altri volti di bambole, pose senza pudore al limite del pornografico, figure segmentate come fossero manichini di plastica, catene, sangue e scene alla Ju-on.
Troviamo donne che diventano loro stesse elementi naturali, come in quella il cui volto è completamente ricoperto di piume e nello stesso tempo tiene due polli attaccati alle mani, oppure in quella con metà corpo cosparso di terra, corteccia e meravigliose farfalle blu.
Troviamo donne che diventano giocattoli, metà di carne e metà di plastica, gettate tra bambole e manichini, alla stregua di veri e propri oggetti (forse sessuali).
Troviamo  donne sporche di sangue, soffocate da piovre, rigettanti tentacoli, cosparse di insetti, immerse in una stanza piena di rospi impiccati, vestite di bisce ed anguille.
Troviamo donne sottomesse a fantasie erotiche stravaganti e troviamo madri, rivisitazioni di moderne Madonne con il bambino in braccio dei più celebri pittori classici, ma con una notifica che stravolge il profano nel suo tessuto più profondo. 
Umanità fatta bestia, natura umanizzata o semplicemente natura umana? A voi la parola.

Informazioni

Fino al 2 aprile 2009
Mondo Bizzarro Gallery
Via Reggio Emilia 32c
telefono 0644247451
gallery@mondobizzarro.net
www.mondobizzarro.net

Serena Savelli