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LE PENNELLATE DI LUCIANO ALBERTI

Le bianche mura del Maud, raffinato cocktail bar ed Art gallery nel cuore di Roma, faranno da cornice a partire dal 4 dicembre 2008 alla nuova collezione artistica di Luciano Alberti.

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Per due settimane il locale ospiterà le opere dell?artista bolognese che avranno come principale soggetto le donne, le sue amiche, quei ?fenomeni stupendi? da amare e da ritrarre.

La sua casa di Roma, dove il pittore vive dal 2000, è piena di piccoli e grandi dettagli artistici che lo rappresentano totalmente, ed è qui che Luciano Alberti si descrive e racconta la sua voglia di fare arte.

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D: (Buongiorno Luciano)La prima curiosità che mi sorge spontanea è venire a conoscenza delle tecniche che esaltano la creatività nei tuoi quadri, e in base a queste senti di appartenere ad un determinato filone artistico?
R: Posso dire con molta sincerità che seguo le scie degli impulsi, affidandomi alle note del momento per generare una creatura pittorica che blocchi una particolare sensazione, ed in tal senso , oggi, non seguo una precisa corrente o tendenza.
Non accetto di operare in base a canoni stabiliti o a norme ricalcate da taluni critici.

D: Perciò la tua tecnica è il frutto delle tue sensazioni?
R: La mia tematica è molto varia come di conseguenza è varia la tecnica che adopero che si deve adeguare al discorso del momento. Ti dirò di più, ritengo una teoria errata quella che sostiene l?uniformità della tecnica, anche per i soggetti più svariati.
Il fattore tecnico ha l?obbligo di servire la personalità del soggetto da dipingere.

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D: Quanto sono importanti i colori e i contrasti di luce nei tuoi quadri, in particolare nella tua ultima collezione?
R: La luce e i contrasti sono determinanti per la realizzazione di un quadro. Il soggetto vive nella luce e rimane lui il centro di tutto. La luce è uno degli accessori, le ombre sono le finiture degli stessi , i colori invece sono il soggetto. In alcuni quadri, che saranno alla mostra al Maud, ho sezionato il soggetto, dando ad ogni centimetro di pelle il colore che mi ispirava, perché in quel determinato momento ne stavo gustando anche il sapore che ha un suo particolare colore.

D: Continuando a parlare della tua nuova collezione, dal titolo ? Le mie amiche?, perché la scelta di temi quali la donna, la sua sensualità, l?erotismo e quanto sono atati importanti per la tua evoluzione artistica?
R: Credo che al mondo non ci sia nulla di più bello e sempre differente delle donne. Per molti anni mi sono sempre imposto di non dipingerle, perché mi sentivo impreparato ad esaltare tanta importanza. Ora che sono più maturo, pittoricamente parlando, ho voluto dedicare una mostra interamente a questi fenomeni stupendi.

D: Con questo intendi che dipingi solo belle donne?
R: No, i soggetti non sono necessariamente tutti belli; presento anche quadri di ragazze un po? abbondanti, un po? grottesche, che in ogni caso mi hanno trasmesso molto.
Certo trovarsi di fronte una fanciulla già bella di suo, cominciare a sentirla, ad entrare in sintonia con lei.., in quel caso viene tutto più semplice e naturale.

D: Come scegli le tue ragazze, chi sono queste fanciulle di cui parli?
R: Per le mie opere e le mia ispirazioni non uso modelle professioniste, uso persone che conosco da tempo e che pian piano entrano a far parte del progetto. Sono vere e proprie amiche, mogli e figlie di amici,  che mi costringono a volte ad alterare i volti, per non toccare le altrui sensibilità o gelosie, ed è questo uno dei fattori che fa aumentare la complicità e la passione con il soggetto.

D: Cosa pensi di poter trasmettere attraverso la tua arte e quale potere hanno le tue opere su di te?
R: Hai potuto vedere che salto da un soggetto all?altro, anche i più differenti tra loro e che ogni lavoro è sempre realizzato nella maniera che ho ritenuto giusta per esprimere sulla tela ciò che il soggetto mi trasmetteva. Bada bene che la tecnica,..ma che brutta parola!.., è parte integrante delle sensazioni; se uso la spatola vorrà dire che il soggetto mi stimola movimento e aggressività, se uso pennelli piccolissimi, gli stessi che ho adoperato per i quadri di questa mostra, è perché il soggetto tocca il mio intimo, mi trasmette  sensazioni di bellezza, epidermicamente provocanti ed intimistiche. Con il pennellino cerco di centellinare i colori, di assaporare ogni parte di quelle pelli, quasi di gustarne il sapore.

D: Che pittore ti consideri?
R: Una volta un critico di nome Marco Napoleone in un articolo su Arte 7 mi ha definito il pittore delle tre sensibilità: la realtà, l?impressione ed il sogno.
Ora che ho snellito il mio impianto figurale, credo che sia proprio così. I miei colori, che ora si sono fatti più delicati, abbracciano toni sfuggenti, andando verso uno spazio fluente e policromo e forse parlano di un sogno.

Claudia Dionesalvi


LA BIOGRAFIA DELL’ ARTISTA

 

Luciamo Alberti nasce a Bologna il 3 marzo 1941, segue gli studi nella sua città natale e si laurea in ingegneria.

 

Inizia prestissimo a dipingere spronato dal suo professore di Storia dell?arte del liceo. Per anni copia quadri di grandi maestri, poi comincia timidamente a creare qualcosa di personale, incoraggiato dagli amici di famiglia che gli comprano le prime tele.

 

In questo periodo partecipa anche a mostre collettive e riesce a presentare i propri lavori in due mostre personale a Bologna.

 

Trasferitosi a Torino nel 1970, organizza una mostra personale che gli frutta le prime vendite più significative.

 

Dal 1971 al 1980 vive a Pescara dove apre una galleria d?arte con un?amica. Partecipa e vince i seguenti trofei a carattere nazionale: premio città di Pescara, trofeo Tirreno Internazionale Arte Contemporanea di Roma, premio Arco d?Augusto di Rimini, premio Aosta 2000.

 

Nel 1980 si trasferisce all?estero spostandosi dal Sud Africa al Brasile e alla Repubblica Ceca mentre la sua produzione aumenta ed aumenta di pari passo il gradimento della critica e della clientela locale

Ritornato in Italia nel 2000 si dedica esclusivamente alla pittura e da un paio di anni, finalmente soddisfatto della propria evoluzione artistica, ha ricominciato a fare mostre personali, particolarmente significativa quella nella galleria Gard a Roma.

 

Nell?ultimo anno l?Alberti ha avuto la grande soddisfazione di vedersi acquistare quattro opere che andranno a far parte della galleria permanente di Arte Contemporanea nel castello Chateaudes Reaux sulla Loira.