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Discarica Falcognana: i cittadini bloccano la Colombo

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Nessuna risposta sul tavolo tecnico al Ministero dell’Ambiente, ora e luogo sarebbero informazioni riservate

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IL SIT IN – Oggi un centinaio di residenti del quadrante di Falcognana hanno presidiato e tenuto bloccata per tutta la mattina via Cristoforo Colombo all’altezza del Ministero dell’Ambiente. Una domanda posta attraverso un gracchiante megafono ha aperto la protesta: “Marino ma tu non sei un medico? La nostra salute non ti sta a cuore?”. I cittadini erano presenti per manifestare il loro dissenso nei confronti dell’indicazione del sito della Ecofer come nuova discarica di Roma. Purtroppo l’atteso tavolo tecnico, che dovrebbe dirimere la questione, non si è tenuto nel corso della mattinata e non sono state fornite notizie certe ai manifestanti.

IL TAVOLO – In poche ore si inizia a capire che il tavolo tecnico non si farà questa mattina, forse anche il luogo dell’incontro potrebbe cambiare: “Formata una delegazione abbiamo richiesto di parlare con la segreteria del Ministro Orlando per avere informazioni certe – racconta il consigliere PD al Municipio IX, Alessandro Lepidini – le nostre richieste sono state semplici: sapere dove e quando si terrà il tavolo tecnico. Purtroppo ci è stato riferito che si tratta di informazioni riservate. Successivamente – abbiamo chiesto un incontro con il Ministro non oltre le ore 13 di domani e, anche su questo, non abbiamo avuto nessuna certezza. L’ultima richiesta è stata quella di incontrare la parte tecnica del Ministero, per chiarire intanto alcuni caratteri tecnici della discarica, come sopra, nessuna risposta”. Anche il Presidio No Discarica Divino Amore, si è detto stupito dalla mancanza di risposte concrete in merito al tavolo tecnico: “Contrariamente alle aspettative del Presidio l’incontro assume una segretezza incomprensibile. Pertanto il Presidio No Discarica al Divino Amore ha chiesto una risposta immediata entro le 13.00 di domani per poter inviare una delegazione all’incontro con tutte le parti interessate”. Dal Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, arriva poi la conferma che non si è ancora ottenuto alcun invito al tavolo per gli esponenti del governo di prossimità: “Non sono ancora stato convocato e non sappiamo a che ora si terrà questo tavolo. Sono qui per stare vicino alla comunità del mio Municipio – conclude il Presidente – Manifestiamo in maniera intelligente e senza fare speculazione politica”.

LA PROPOSTA DELLA DIFESA – Nel pomeriggio di ieri si era riaccesa la speranza a seguito di una nota del Ministro della Difesa, Mario Mauro: “La Difesa, nell’ambito della tradizionale collaborazione istituzionale con gli altri dicasteri e con il Comune di Roma, si rende disponibile a collaborare con tutti gli attori coinvolti, per l’individuazione di soluzioni idonee al problema della discarica di Roma”. La speranza per la riapertura delle trattative su altri siti all’interno di poligoni o aree militari dismesse, è stata però immediatamente stroncata dalla replica del Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Ogni volta che sta per chiudere Malagrotta qualcuno all’improvviso fa il furbo o il finto tonto. E’ così da oltre 30 anni. La nota del ministero della Difesa sulla vicenda rifiuti di Roma è stravagante se non folle. Comunico al ministro Mauro che la questione è sotto la direzione del Commissario di governo Letta di cui lui fa parte. E il suo Commissario ha da giorni avanzato una proposta. Qualcuno sta irresponsabilmente giocando con il fuoco per portare Roma all’emergenza rifiuti. Ma noi non lo permetteremo”. Intanto nella giornata di oggi anche il Ministro della Salute, Lorenzin, ha dichiarato di ritenere “interessante e da valutare con grande attenzione la disponibilità offerta dal Ministero della Difesa”. Dal Comitato di Quartiere Falcognana è il portavoce, Daniele Pettinari, a ribadire l’importanza di questa apertura: “Il comunicato di ieri del Ministero della Difesa ha aperto una possibilità. Quello che ci stupisce è che la risposta di Zingaretti è arrivata cinquanta minuti dopo quella nota, io mi chiedo perché a fronte di una nuova possibilità, da studiare e da verificare, non ci si ferma a riflettere? Facciamo un appello a Zingaretti: riflettiamo. Prenda in considerazione anche la proposta dei cittadini che, per un caso fortuito, è la stessa del Ministero”. Su questa ipotesi è intervenuto anche, Fernando Reynoso, portavoce del Comitato No Tag, da sempre impegnato in vicende riguardanti la zona militare della Cecchignola:“ Questa ipotesi è giusto che sia percorsa solo se i militari saranno disponibili a cedere all’ente locale l’area, perchè la criticità c’è nel momento in cui ci sarà un sito militare senza più nessuna possibilità di controllo pubblico o da parte dei cittadini”.

ALLA MANIFESTAZIONE – abbiamo incontrato anche il dirigente romano di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo, già impegnato in Commissione Ambiente nella passata amministrazione capitolina: “Mi chiedo quali siano i motivi per cui si possa aver immaginato una discarica a Falcognana, avendo a disposizione tutta Roma e provincia si è scelto forse il sito peggiore. Una grave carenza di infrastrutture, un’asse viario non adeguabile e il divieto ai mezzi pesanti. Inoltre c’è da considerare la prossimità al Santuario del Divino Amore, un simbolo sia per i fedeli che per i laici, rischiamo di avere i pellegrini in fila assieme ai camion dell’AMA. Non si possono poi dimenticare le coltivazioni e lo splendido scenario dell’agro romano”. Continua poi De Priamo in riferimento al clima e alla poca trasparenza con cui si stanno scontrando i cittadini: “Abbiamo un bando per il trasporto rifiuti all’estero che non capiamo se sia complementare o alternativo ad una discarica. Non capiamo perché non si prenda tempo fino alla riapertura della stagione amministrativa, il mese di agosto ‘all’italiana’ è considerato come il momento in cui si fanno le scelte peggiori a livello amministrativo. Per non parlare del potere commissariale, un vero e proprio paravento dietro cui nascondersi. Ci sono però delle risposte che sono fondamentali e che vanno fornite ai cittadini: ad esempio chi gestirebbe questa discarica?”. Chiediamo poi a De Priamo se immagina percorribile la strada di un sito militare, tentativo già intrapreso e mai portato a termine dalla precedente amministrazione: “Credo che l’amministrazione appena insediata non si possa nascondere dietro ‘l’unica soluzione possibile’. Deve fare tutte le verifiche e valutare anche questa possibilità prospettata dal Ministero della Difesa, non reputo positivo che Zingaretti e Marino non indaghino altre possibilità. Vedo un Sindaco e un Governatore che non si stanno esponendo in difesa della cittadinanza”.

ANCORA AZIONI DI SOLIDARIETA’ – dalle istituzioni limitrofe, con il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, che ha presenziato alla manifestazione di oggi: “Io rappresento un territorio limitrofo e ritengo assurdo che mentre si pedonalizzano Fori Imperiali, iniziando il grandioso progetto del Parco archeologico più grande del Mondo, al confine opposto del Parco si metta una discarica. Non si può assolutamente abbassare la guardia, chiediamo alle istituzioni che venga accertata l’idoneità del sito e l’impatto che avrebbe sul territorio e sulla popolazione. Sappiamo che una discarica provvisoria andrà fatta, ma dobbiamo avere certezze su l’impatto che avrà”. E ritorna forte il tema dell’autonomia e dei poteri attuali delle municipalità: “I Municipi cominceranno a farsi sentire – conclude Lepidini – comincia oggi l’azione congiunta tra Santoro e Catarci. Dobbiamo porre in maniera formale la questione dell’autonomia per i Municipi, entità grandi come comuni ma senza nessun potere reale”.

Leonardo Mancini

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