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Rifiuti: il Campidoglio boccia le Delibere popolari e il programma della Raggi sulla differenziata

Due Delibere di iniziativa popolare sono state bocciate dai 5Stelle. Con esse un emendamento che chiedeva di attuare il cronoprogramma del 2019 della Sindaca sul porta a porta

ROMA – Tra venerdì 16 e lunedì 19 ottobre, l’Assemblea Capitolina ha bocciato due Delibere di iniziativa popolare in materia di rifiuti. Due testi che non avrebbero di certo risolto gli storici problemi della Capitale, ma che forse avrebbero potuto dare una mano dal punto di vista organizzativo e del decentramento delle competenze. Entrambi i documenti sono stati bocciati con l’astensione in blocco della maggioranza penta-stellata.

LE DELIBERE

Nella giornata di venerdì l’Assemblea ha respinto la delibera dal titolo “Atti di indirizzo per la chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma attraverso l’aumento della capacità industriale di Ama Spa”, che riportava la prima firma di Massimiliano Iervolino. Lunedì invece arriva la bocciatura del documento contenente “Norme per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani di Roma Capitale, il conferimento di funzioni di controllo ai Municipi, il decentramento di Ama Spa su base municipale, linee guida del piano industriale e attuazione del percorso di partecipazione popolare”, depositata da Deliberiamoroma. “Con la bocciatura l’Assemblea Capitolina a maggioranza M5S scrive l’ennesimo sciagurato capitolo di questa disastrosa amministrazione – commentano Nando Bonessio e Guglielmo Calcerano, dei Verdi del Lazio e di Roma ed esponenti di Europa Verde – La delibera in questione avrebbe previsto l’introduzione di norme innovative in materia di decentramento di poteri ai Municipi, oltre che l’indicazione di predisporre un Piano industriale coerente con le nuove norme europee. E invece – aggiungono – proprio il M5S, che ha fatto della ‘democrazia diretta’ uno dei cavalli di battaglia della propria narrazione politica, ha di fatto ignorato la volontà dei cittadini preferendo astenersi in blocco alla votazione avvenuta tra gli scorsi giovedì, venerdì e lunedì”.

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L’EMENDAMENTO SULLA DIFFERENZIATA

A rendere particolarmente interessante questa bocciatura è però l’emendamento presentato in occasione della seconda Delibera dalla ex 5Stelle Monica Montella. Il testo in questione chiedeva l’ampliamento del sistema di raccolta porta a porta a partire dal cronoprogramma del 2019 della stessa Sindaca Raggi e dell’allora assessore Montanari. In particolare l’emendamento chiedeva l’attuazione del cronoprogramma della Raggi, del progetto pilota sul compostaggio collettivo e l’ottimizzazione del sistema logistico con “l’Ama di Municipio”. Naturalmente con la bocciatura della Delibera anche questo emendamento, che conteneva parte delle linee programmatiche dell’amministrazione Raggi, è stato bocciato: “Come era facile prevedere l’ordine del giorno è stato bocciato – ha commenta Montella sul suo profilo Facebook – risultato direi scontato visto che con la votazione nella notte di capodanno del 2019 la giunta ha deliberato un’ennesima discarica ‘di servizio’ a Monte Carnevale. Il ciclo dei rifiuti è ritornato indietro a Roma di 10 anni“.

Leonardo Mancini