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Ferratella: respinto il ricorso sul progetto di via Comisso

Si può procedere son il progetto di Comune e Municipio IX per i senza dimora

FERRATELLA – Lo scorso 27 marzo il TAR del Lazio ha respinto il un gruppo di cittadini di Ferratella contro la realizzazione di due servizi di contrasto alla povertà estrema, da realizzarsi in Via Comisso 23, dove al momento ha la sede locale la Croce Rossa, ci sono alcune aule del vicino liceo Aristotele e la Banca del Tempo. Il progetto riguarda la realizzazione di un centro di accoglienza temporanea per senza dimora. L’iniziativa, finanziata con 1,4 milioni del Pnrr, vedrà anche la realizzazione di una stazione di posta (saranno 9 in tutta la città), ma viene fortemente osteggiata da parte dei residenti, così come ricordato anche in una recente seduta della commissione capitolina Speciale Pnrr.

IL RICORSO DEI CITTADINI

I Giudici amministrativi del TAR del Lazio hanno emesso il 27 marzo scorso la loro sentenza sul ricorso portato avanti dai cittadini della zona. In particolare il TAR ha rigettato il ricorso per gravi vizi di forma, contestando il fatto che i ricorrenti non hanno impugnato gli atti prodotti dal competente Ministero del lavoro e delle politiche sociali, bensì solo quelli dell’amministrazione comunale di Roma e del Municipio IX.

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IL PROGETTO DI VIA COMISSO

Si parla di mini appartamenti dedicati a persone in emergenza abitativa che altrimenti finirebbero in strada. Saranno presenti anche sportelli di prima accoglienza socio-sanitaria e orientamento al lavoro e alla ricerca di affitti. A ricordare in Commissione capitolina il progetto (che era stato già delineato in un’assemblea a giugno) è stata l’Assessora capitolina alle Politiche Sociali, Barbara Funari: “Il progetto è aperto anche ad anziani finiti in strada o a donne scappate da partner violento – ricorda – La parte legata ai posti di accoglienza riguarda 10 persone in turnover. Sono strumenti alloggiativi provvisori per evitare il dormitorio, pensando a numeri piccoli e comunità solidali attorno a servizi che fanno la differenza – aggiunge l’Assessora – Inoltre verranno riqualificate le aule destinate all’Aristotele, mentre è stato concordato con il Municipio che ci siano degli spazi polifunzionali per il quartiere”.

RICOMPORRE IL DIALOGO

Dal Municipio IX non si è mai abbassata l’attenzione su questo progetto. La Presidente, Titti di Salvo, ha infatti sottolineato che “È con grande soddisfazione che prendiamo atto della sentenza che mette fine ad una iniziativa di ostilità preconcetta, contro i senza fissa dimora, destinatari dei nuovi servizi sociali – e ancora – 0ra potremo procedere speditamente nella realizzazione di servizi che riconoscono dignità piena, a persone con grandi fragilità. E nel contempo, la ristrutturazione del tetto della intera struttura, la renderà uno spazio in grado di ospitare associazioni e servizi per tutto il quartiere”. Stessa posizione viene assunta dall’Assessora municipale ai Servizi Sociali, Luisa Laurelli: “È stata riconosciuta la necessità di questi servizi che daranno ospitalità in emergenza nella Stazione di Posta, a senza fissa dimora del territorio, e a persone uscite dall’ emergenza, nell’Housing First. I lavori di ristrutturazione dell’immobile restituiranno al quartiere una struttura rimessa a nuovo e garantiranno, con i due nuovi servizi, più sicurezza ai cittadini”. Sia la Presidente che l’Assessora hanno poi voluto sottolineare la necessità di avviare un confronto costruttivo con le realtà del quartiere, per decidere assieme al Municipio, quali servizi aggiuntivi si possono realizzare per garantire socialità e migliore qualità della vita, ai cittadini residenti. Un’attività che non era stato possibile avviare fintanto sulla vicenda pendeva il ricorso al TAR.

Leonardo Mancini

+++ AGGIORNAMENTO +++

In merito alla terminologia utilizzata all’interno dell’articolo sottolineiamo che il ricorso dei cittadini è stato “non ammesso” dal TAR del Lazio e non “respinto” come riportato.