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Biblioteca S. Paolo: inaugurata l’Aula Studio Mario Fiorentini e Lucia Ottobrini

L’Aula all’interno della Biblioteca Joyce Lussu è stata dedicata alla memoria di due figure storiche della lotta partigiana

SAN PAOLO – Nella giornata di ieri è stata inaugurata l’Aula Studio intitolata a Mario Fiorentini e Lucia Ottobrini all’interno della nuova Biblioteca Joyce Lussu nel quartiere di San Paolo. Una intitolazione che ha visto la presenza dell’ANPI Provinciale di Roma, dell’Assessora alla Cultura del Municipio VIII e del Presidente Amedeo Ciaccheri. È stata scoperta una targa e un ritratto dei due partigiani dell’artista Chiara Fazi. Un’occasione, hanno spiegato dal Municipio VIII, “per rendere omaggio a due partigiani, due gappisti romani, protagonisti insieme ad altri dell’azione di via Rasella, ma soprattutto due vite unite nella lotta e nella vita dal desiderio di fare la propria parte per un paese migliore”.

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L’INTITOLAZIONE

Si tratta di due figure storiche della lotta partigiana e per le libertà, tanto che inizialmente l’intera biblioteca di via Costantino avrebbe dovuto portare il loro nome. È infatti in occasione di quell’annuncio che il Minisindaco Ciaccheri aveva ricordato e delineato queste figure: “Fiorentini e Ottobrini – spiegava allora Ciaccheri – hanno condiviso la loro lunga vita dalla Roma degli anni trenta a quella contemporanea; vivendo prima gli ambienti culturali, lottando poi nella cospirazione e nella lotta antifascista, partecipando infine alla vita politica della Roma capitale della Repubblica, incarnando così il valore e l’impegno civico che può fungere da esempio per le nuove generazioni“. In particolare Mario Fiorentini è stato un illustre professore universitario a Ferrara, mentre Lucia, nata a Roma, ma cresciuta nell’emigrazione italiana in Alsazia, ha rappresentato una figura a cavallo tra le diverse culture, quella italiana e quella tedesca.

AMORE E LOTTA

È il Presidente Ciaccheri, a margine dell’evento, a sottolineare l’importanza di questa intitolazione e l’impegno preso da tempo: “Ci incaricammo all’indomani della morte di Mario, di rendere omaggio a lui e Lucia in un luogo istituzionale del nostro territorio e in attesa che una via della nostra città porti i loro nomi, oggi questo luogo di conoscenza e comunità terrà vivo il loro testimone – e ancora – Perché è eterno quel sentimento di riconoscenza e amore per chi scelse nel momento più buio di lottare. Perché di lotta e amore continuiamo a credere sia fatta la parte migliore del nostro paese”.

Redazione