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Municipio IX: prosegue il dibattito sull’ipotesi del termovalorizzatore

In Consiglio bocciati tutti gli atti delle opposizioni. Per la maggioranza è troppo presto per affrontare la questione

Tratto da Urlo n.203 luglio 2022

MUNICIPIO IX – Si vivacizza il dibattito sul termovalorizzatore in Municipio IX. Durante il consiglio straordinario dello scorso 16 giugno gli atti proposti dalle opposizioni (che avevano anche richiesto la seduta) sono stati tutti respinti dalla maggioranza, che ha ritenuto al momento sia troppo presto per prendere una posizione, visto che dal Campidoglio (e dal Governo) non ci sono ancora certezze sul progetto e sulla sua collocazione. Una posizione spiegata dal capogruppo del Pd nel IX Municipio, Manuel Gagliardi: “Sono stati presentati due atti contrari al termovalorizzatore (uno da M5S e Lista Raggi e l’altro dal gruppo consiliare di Fdi) e due a favore (uno da parte della lista Calenda e l’altro da parte del consigliere di Fdi Alleori, il quale ha presentato un proprio documento differenziandosi dal suo gruppo). Tutti gli atti sono stati respinti anche perché prematuri – ha proseguito Gagliardi – visto che il quadro non è ancora ben delineato. Vanno però sottolineati due punti: il primo è che è stato necessario attribuire i poteri commissariali al sindaco Gualtieri per risolvere l’emergenza causata dall’incendio del TMB a Malagrotta. Il secondo è che Santa Palomba non è la scelta definitiva, anche perché lo stesso presidente di Ama ha detto che l’area potrebbe essere troppo piccola per assolvere allo scopo”. Nel 2020 la Città Metropolitana di Roma ha prodotto quasi 2,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (con circa 510,7 kg per ogni abitante) e secondo i sostenitori il termovalorizzatore potrebbe bruciare 600.000 tonnellate (circa 1/4 della spazzatura prodotta), alleggerendo la situazione. Comunque, conclude Gagliardi, “noi vogliamo puntare sull’ampliamento del porta a porta, peraltro, in base ai dati di Legambiente, il IX Municipio è leader con il 69% di raccolta differenziata, mentre la media di Roma è il 45%”.

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L’OPPOSIZIONE AL TERMOVALORIZZATORE

Nel documento presentato in consiglio, una delle critiche espresse dalla capogruppo della lista Virginia Raggi, Carla Canale, è che per costruire un termovalorizzatore ci vorrebbero dai 7 anni ai 10 in caso di contenziosi e dovrebbe restare in funzione per almeno 20 anni per essere vantaggioso. “L’utilizzo del termovalorizzatore porta a non avere più interesse ad aumentare la raccolta differenziata – ha aggiunto Canale – Ogni termovalorizzatore produce ceneri (mediamente tra il 25% ed il 30% di quanto bruciato) che sono rifiuti da smaltire in discarica ed ha, comunque, un impatto per la produzione di CO2. Con la scusa della mancata conversione del Decreto Aiuti – in discussione in questi giorni, ndr – la maggioranza del Municipio IX non ha preso posizione per difendere il proprio territorio”. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia nel IX Municipio, De Juliis, ha espresso critiche “perché il sindaco Gualtieri, parlando di termovalorizzatore, si è rimangiato le promesse fatte in campagna elettorale, oltre tutto mettendo in pericolo la salute dei romani, dato che il termovalorizzatore può far aumentare le polveri sottili PM2,5, che possono essere respirate e spingersi nella parte più profonda dell’apparato respiratorio, fino a raggiungere i bronchi. Le polveri ultrafini potrebbero essere addirittura in grado di filtrare fino agli alveoli e ancora più in profondità nell’organismo e entrare nel circolo sanguigno e poi nelle cellule”.

IL SOSTEGNO ALL’IMPIANTO

Secondo il capogruppo della Lista Calenda nel IX Municipio, Marco Muro Pes, invece non ci sarebbero migliori soluzioni del termovalorizzatore, pur raggiungendo entro il 2035 l’obiettivo fissato dall’UE di conferire in discarica non più del 10% dei rifiuti. “Si può arrivare al massimo al 65% con il riuso e il riciclo, perciò portando in discarica il 10% rimarrebbe circa il 25% di residui con cui è possibile produrre energia elettrica o termica, altrimenti anche questi residui finirebbero in discarica, contravvenendo alle regole – afferma il Consigliere – Santa Palomba non è stata ufficializzata, ma rientrava già nel nostro programma e il IX Municipio è stato il primo a muoversi e noi abbiamo già fatto incontri con i comitati civici. Il Piano Rifiuti della Regione Lazio del 2020 contempla l’utilizzo del termovalorizzatore di San Vittore, che sarebbe facile da destinare allo scopo, visto che è di proprietà di Acea e rispetta il principio di prossimità fissato dall’Unione Europea”. Sul tema del disincentivo alla differenziata il Consigliere è di tutt’altro avviso: “Ci sono nazioni che pur avendo i termovalorizzatori hanno aumentato la differenziata e ridotto ad appena l’1% il conferimento in discarica”. Proprio per la vicinanza alla posizione del Sindaco Gualtieri, dalla Lista Calenda non si aspettavano la bocciatura del loro atto: “In pratica, non solo la maggioranza non è stata in grado di presentare un atto a sostegno del suo Sindaco, ma, pur di non approvare un atto presentato da una delle forze di minoranza, ha preferito di fatto votare contro Gualtieri. In pratica, sconfessando lui e le ragioni della sua decisione, oltre che la Giunta capitolina“.

Andrea Ugolini