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Rifiuti: giornata calda per vicenda di Falcognana

santamariadellamole

Continuano le indagini sulla proprietà mentre i cittadini si preparano a manifestare

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IL TAVOLO – Nella giornata di ieri i cittadini che da più di un mese lottano contro l’indicazione del sito di Falcognana come erede di Malagrotta, hanno richiesto nuovamente di partecipare al tavolo tecnico sui rifiuti previsto per il pomeriggio di oggi: “Non vogliamo il ripetersi di quanto vergognosamente è accaduto, ovvero assistere a uno scambio di affari riservati, tenuti volutamente nascosti all’opinione pubblica. Pretendiamo – seguita la nota del Presidio No Discarica Divino Amore – che la nuova relazione sul sito di Falcognana sia immediatamente resa pubblica dal commissario Goffredo Sottile. Non è più ammissibile, infatti, escludere i cittadini di fronte a scelte così importanti e decisive per le loro vite. Noi – spiegano – continueremo la nostra protesta finché non verrà legittimata la nostra partecipazione ai tavoli di discussione. Non è più accettabile una politica autoritaria delle istituzioni, che invece di mettersi all’ascolto delle istanze, cala decisioni unilaterali dall’alto, senza interloquire con i diretti interessanti. Alla luce dei fatti e dei comportamenti fin qui assunti da Sottile, chiediamo nuovamente le dimissioni del commissario, il quale – conclude il presidio – continua a dimostrare una totale incapacità nella gestione dei rifiuti”. Una risposta ai cittadini raccolti in Presidio è arrivata dall’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale, che ha annunciato che il tavolo tecnico di oggi al Ministero dell’Ambiente riguarderà unicamente il compostaggio: “Noi non ci crediamo – affermano i cittadini in un comunicato – Da settimane ormai chiediamo che vengano resi pubblici i dati su Falcognana e un confronto diretto con le istituzioni interessate. Richieste ad oggi completamente ignorate, il cui unico risultato è stato quello di alimentare la diffidenza nei confronti dei rappresentanti istituzionali”. Se poi la tematica in esame del Tavolo Tecnico fosse proprio il compostaggio, i cittadini si dicono ancor più preoccupati: “Poiché l’assessorato all’ambiente trascurerebbe per l’ennesima volta l’esistenza di una collettività esasperata e angosciata, che aspetta risposte dal 31 luglio scorso – conclude il Presidio – Ribadiamo ancor una volta di voler conoscere luogo e orario dell’incontro, perché l’atteggiamento di chiusura intrapreso da Estella Marino non favorisce uno sbocco positivo alla vertenza. Anzi, non fa altro che aggravare la tensione sociale”. In ogni caso il Presidio ha dato appuntamento ai cittadini per le 16.00 di oggi presso la sede del Ministero dell’Ambiente in via Cristoforo Colombo, per manifestare il loro dissenso e chiedere, ancora una volta, di essere ascoltati.

IL CONSIGLIO MUNICIPALE – Il Municipio IX ha indetto oggi il suo primo Consiglio dopo la pausa estiva. Nemmeno lo streaming della seduta, novità introdotta dalla Giunta, ha fatto dimenticare le vicende riguardanti la viabilità attorno al sito di Falcognana. La mozione per il divieto di transito dei mezzi pesanti in via di Porta Medaglia sarà discussa alle 15.00, come richiesto dal proponente e consigliere PdL al Municipio IX, Massimiliano De Juliis, per permettere a cittadini e comitati di essere presenti in Aula. “Occorre sottolineare che impedire il passaggio di camion nel tratto di Via di Porta Medaglia, tra Via Ardeatina e Via Boschetto della Bella Cenci, si rende oltremodo necessario in quanto la strada è senza marciapiedi e senza illuminazione pubblica, con raggi di curvatura molto stretti – spiega in una nota l’InfoPoint Divino Amore No Discarica – È evidente la mancanza di sicurezza ed il rischio di incidenti che aumenterebbero fortemente nel caso in cui la strada fosse continuamente percorsa anche dagli automezzi diretti, con i rifiuti, alla discarica di Falcognana”.

LE INDAGINI SULLA PROPRIETA’ – Continuano le indagini sulla proprietà della discarica di Falcognana, cioè delle società dietro le due fiduciarie proprietarie della Ecofer: “Le ombre su Falcognana aumentano invece di diminuire, c’è la possibilità di infiltrazioni della criminalità organizzata, di un esproprio che renderebbe lo smaltimento rifiuti più costoso che mandarli all’estero e la durata della discarica che difficilmente sarà di soli di 2 anni – spiega De Juliis in una nota – Apprendiamo anche che il 70% dei rifiuti andrebbe fuori regione e non a Falcognana. Se fosse così allora perché non possono andarci per il 100%, per un paio di anni, e far partire il porta a porta in tutta Roma come nel nostro municipio? A questo punto una discarica sarebbe ancora necessaria? Il ministro Clini aveva detto di no, allora perché si continua ad insistere su Falcognana? Su questo ancora attendiamo una risposta dal Sindaco Marino e dal suo Assessore dall’incontro dopo la manifestazione ai fori imperiali!”. Ma è un’altra la domanda che pone il consigliere De Juliis alla quale, purtroppo, difficilmente seguirà risposta: “Visto che nell’area della discarica di Falcognana sono autorizzati 3 invasi, ma che la ex cava è molto più estesa, non è che c’è l’intenzione, dal lato dove oggi è presente il vigneto per intenderci, di autorizzare un quarto invaso? In questo modo la volumetria disponibile per i rifiuti di Roma passerebbe da 1 a quasi 3 milioni di metri cubi e, quindi, la durata della discarica da 2 a 6 anni! È forse questo il motivo per insistere così tanto su Falcognana? Noi temiamo di si ma non permetteremo ad altri di decidere del nostro futuro”. Sulle indagini e sulle notizie pubblicate da molti quotidiani nelle ultime settimane è intervenuto anche l’ex vice presidente del Consiglio del Municipio IX, Federico Siracusa, che già il 10 agosto scorso in una lunga nota aveva descritto le partecipazioni dietro la Ecofer: “Su questa vicenda trovo incredibile che l’indicazione del sito di Falcognana sia avvenuta senza una analisi approfondita dei soggetti che, da questa situazione, potrebbero trarre danni o benefici. Tutte le polemiche e le notizie riportate dai quotidiani sono dei segnali negativi che alimentano la sfiducia nelle istituzioni. È importante la trasparenza soprattutto del processo decisionale, quando si cerca di capire chi siano i vari soggetti in campo – prosegue Siracusa – Trovo negativa la necessità di coinvolgimento della Guardia di Finanza e dell’Anti Mafia perchè, qualora non si riscontrassero illeciti, avremmo fatto perdere tempo prezioso alle istituzioni impegnate nella lotta alla criminalità organizzata. In egual modo, se si trovassero dei comportamenti poco trasparenti, non possiamo che condannare la leggerezza con cui si è proceduto all’indicazione del sito”.

Leonardo Mancini