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Stop al degrado. Riqualificazione della Villa Romana a Spinaceto

A Spinaceto, da una discarica abusiva, vedrà di nuovo la luce un’antica Villa Romana.
Tra viale Eroi di Cefalonia e via Alberto Gozzi, sotto il ponte di viale Caduti per la Resistenza, zona crocevia tra Spinaceto, Tor de’Cenci ed Eur – Tre Pini, è situata un’area in cui si sta operando il recupero di una Villa Romana con Ninfeo, facente parte del cosiddetto “circuito di Enea”. Un reperto sottratto all’incuria dei tempi, all’abbandono che lo aveva retrocesso allo status di discarica abusiva. Ora, grazie all’approvazione della delibera comunale nell’ambito del Contratto di Quartiere “Tre Pini – Mezzocammino” ed allo stanziamento di quasi 300.000 euro da parte della Regione, si sta procedendo alla riqualificazione dell’area. Il progetto è stato condiviso dalle due Sovrintendenze Archeologiche del Comune di Roma e dello Stato.

 

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Siamo andati a parlarne con l’Ing. Fabio Ceracchi che, per conto dell’Ufficio Tecnico del Municipio XII, sta supervisionando l’opera.

Che importanza ha quest’opera, a che punto sono e quando finiranno i lavori?

“Si tratta di uno dei pochi esempi, probabilmente unico in ambito municipale, di così importante riqualificazione per un’area archeologica I lavori dovrebbero protrarsi fino al termine di Novembre. Per quanto riguarda lo stato dell’arte si parte da una condizione di assoluto degrado. L’opera di volontariato messa in atto da alcuni di loro non è stata sufficiente, nel corso degli anni, ad arrestare l’avanzata dei rovi ed il conseguente disfacimento dei reperti. Per questo si è deciso di concentrarsi principalmente sugli intereventi relativi alla murature a vista, rafforzate, in alcuni casi quasi ricostruite, rifacendo giunti e stilature, consolidando la struttura originaria. Per ora abbiamo cominciato a fare le fondazioni e parte del muro di recinzione sul quale andrà a realizzarsi una struttura in ferro garantendo una buona visibilità del sito”.

Ma quale è il valore archeologico dell’area che state riqualificando?

“Ci è stato chiesto dalla Sovrintendenza di fare dei rilevamenti. Così abbiamo scoperto, grazie alle trincee di sondaggio effettuate, che sulla rampa di discesa che unisce viale dei Caduti nella Guerra di Liberazione a via Eroi di Cefalonia, c’è un terrapieno sotto al quale sussistono ancora resti importanti, probabilmente le Terme. Ma non abbiamo i fondi, poiché l’obiettivo era di effettuare una riqualificazione ed a questo ci siamo attenuti. Tuttavia abbiamo delimitato l’area, come richiestoci, sino ai margini della rampa. Ci sono due zone che erano già riportate dai disegni della Sovrintendenza, fatte all’epoca del ritrovamento, che hanno particolare pregio. Si tratta di alcune pavimentazioni a mosaico in buona parte ancora ben conservate. Per ora le abbiamo lasciate interrate. Vorremmo, come ultimo lavoro, portarle alla luce, poiché ci sembra che qualifichino ulteriormente l’ambiente”.

Nella delibera comunale sono previsti specifici interventi volti a favorire la fruizione dell’area, come la costruzione di percorsi pedonali con l’esposizione di pannelli esplicativi e un’area museale.

“In luogo del museo si sta pensando di costruire delle coperture all’interno delle quali porre qualche rinvenimento. Inoltre ci sta particolarmente a cuore la realizzazione di percorsi pedonali, perché l’area sia visitabile, e anche una cinta muraria sovrastata da strutture in ferro studiate per renderlo visibile. Ce lo hanno chiesto le scuole del quartiere, a partire dai Licei limitrofi, come il Plauto ed il Majorana. Abbiamo intenzione di rendere il sito percorribile e fruibile”

Fabio Grilli
Urloweb.com