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Il Pasto Sospeso di Casetta Rossa compie un anno

Per l’occasione Erri De Luca e Chef Rubio tornano a Garbatella dietro i fornelli

GARBATELLA – Il progetto è nato lo scorso febbraio dalla collaborazione tra la Casetta Rossa, la Fondazione Erri De Luca e Chef Rubio. La logica del Pasto Sospeso e la stessa del tradizionale ‘Caffè sospeso’, consiste quindi nella possibilità di offrire uno o più pasti, ognuno del il valore di 5 euro, a chi vive in difficoltà economiche.

I NUMERO DEL PROGETTO – In tempi di crisi il passo che dal caffè porta al pasto sospeso è breve: “L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare le condizioni di vita delle migliaia di persone che attraversano Roma o che in città vivono in situazioni di disagio – spiegano da Casetta Rossa – Nel solo 2017 sono stati distribuiti oltre 3000 pasti ai migranti accolti da Baobab Experience e a tutte le persone del territorio che affrontano difficoltà e che hanno trovato nella Casetta Rossa un nodo solidale a loro vicino”.

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NON SOLO ROMA – In questo anno il progetto partito da Garbatella si è anche internazionalizzato. Si De Luca che Chef Rubio si sono fatti portavoce di questa progettualità negli USA e in Francia. Inoltre anche un ristorante italiano a DUbay recentemente inaugurato ha adottato questa come prassi di solidarietà ‘made in Italy’, inserendo nel registro di cassa la voce ‘Pasto Sospeso’.

L’APPUNTAMENTO – L’appuntamento per festeggiare il primo anno di vita di questo progetto è per sabato 3 febbraio dalle 12.30 alla Casetta Rossa, via Magnaghi 14, a Garbatella. “Un evento per scoprire come la lotta al disagio e alla povertà passi per la condivisione, l’inclusione e ‘la buona tavola’ – seguitano da Casetta Rossa – Una giornata in compagnia di chi, ogni giorno, lavora per abbattere le barriere dell’esclusione e fa della propria notorietà uno strumento per diffondere i valori dell’integrazione, del rispetto e dei diritti”.

LeMa