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San Michele: presentato il ‘Villaggio del Benessere tra Generazioni’

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Tra gli obiettivi c’è l’inclusione sociale intergenerazionale, lo spostamento di alcuni servizi e una ‘Casa della Salute’

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IL VILLAGGIO – Nel mese di aprile avevamo anticipato alcune linee del progetto messo in campo dalla ASL RMC, dal Municipio VIII e del San Michele per il rilancio di questa struttura sanitaria: “Il Villaggio del Benessere tra Generazioni”. Un protocollo siglato il 28 gennaio scorso, che oggi inizia ad entrare nel vivo degli interventi. L’idea alla base del progetto è quella dell’inclusione sociale attraverso l’attivazione di “avviare nuove tipologie di servizi sociosanitari all’interno di un nuovo modello di welfare sociale, favorente il dialogo intergenerazionale e favorendo la creazione di nuove opportunità di lavoro attraverso laboratori di imprese sociali”. 

IL PROTOCOLLO – Il progetto rientra nelle linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che sottolineano come la salute sia da intendersi non solo come assenza di malattia, quanto come benessere psico-fisico della persona, da tutelare nelle varie fasi della vita e nelle diverse categorie sociali ed economiche. Si punta a mantenere il benessere psicofisico della persona attraverso iniziative culturali, come corsi artistici o di scrittura creativa. Inoltre si vuole intervenire sul mantenimento delle competenze relazionali e delle funzioni cognitive, oltre alle iniziative di prevenzione primaria, alle attività ludico-ginniche e all’housing sociale intergenerazionale, ‘per incentivare gli studenti fuori regione alla condivisione di un appartamento con anziani soli’.

I BISOGNI DEL TERRITORIO – La presentazione del protocollo si è svolta questa mattina, in questa occasione il presidente dell’Irsm, il dott. Romeo Francesco Recchia, ha parlato non “di un classico programma sanitario, ma di una lettura del territorio per verificare le nuove necessità della salute dei cittadini”. Una posizione ripresa anche dal Direttore Generale della Asl Roma C, Dott. Carlo Saitto: “In questo territorio l’azienda sanitaria incrocia il suo percorso con il San Michele e con il Municipio, per una riqualificazione dei servizi di assistenza, tutela della salute e garanzia dei diritti. In un contesto in cui subiamo la pressione al mantenimento dei costi che rischia di tradursi in una politica dei tagli”. Per Saitto la via per uscire da questo vicolo cieco è proprio insito negli obiettivi di questo protocollo, cioè il riconoscimento anticipato dei bisogni “che diventa una garanzia nella qualità dell’assistenza e di orientamento dei costi”.

I SERVIZI – A parlare di alcuni degli interventi previsti nel protocollo sono il Dott. Antonio Bertolini, delegato del Sindaco di Roma per la Sanità e il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci: “Dobbiamo dare al più presto un segnale ai cittadini su questo progetto – ha detto Bertolini – chiediamo un grosso sforzo da parte di chi ha una responsabilità politica, per ottenere un primo risultato entro il dicembre prossimo”. Questo potrebbe essere lo spostamento degli uffici e degli ambulatori di medicina legale del Municipio VIII all’interno degli spazi del San Michele. Un servizio che, al momento, è situato in un edifico in via di Tor Marancia su due piani e privo di ascensore. “In un momento di carenza di risorse non si può prescindere dal fare rete – ha detto poi il Presidente Catarci – È doveroso cimentarsi in progetti che portino all’aggiornamento istituzionale nei confronti delle esigenze espresse dai cittadini. Entro l’anno vogliamo delle azioni concrete sul riordino dei servizi. Lo stesso municipio eroga dei servizi sull’offerta di cui può disporre, mentre i cittadini chiedono altro, come con l’emergenza abitativa. Spesso presentiamo servizi che sono indietro di vent’anni rispetto ai bisogni, su questo si deve lavorare”. Tra le possibilità offerte da questo protocollo c’è anche l’inserimento, all’interno della struttura del San Michele, di una Casa della Salute. Progetto sul quale è ancora difficile fare previsioni.

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