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La memoria storica celebrata dagli studenti

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Due eventi importanti per non dimenticare i fatti della Seconda Guerra Mondiale

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Presso la Scuola San Giuseppe di via del Casaletto 260, si terrà, giovedì 26 febbraio, lo spettacolo teatrale “Che non abbiano fine mai”, mentre giovedì 16 aprile ci sarà una cerimonia per l’apposizione di una targa commemorativa relativa ai fatti del ’43 e del ’44. Due eventi volti a ricordare le stragi della Seconda Guerra Mondiale.

Nel dettaglio:

– Giovedì 26 febbraio, alle ore 11.30, presso il teatro dell’Istituto, l’associazione “MusicaOltreIlSipario” di Genova presenta uno spettacolo dedicato alla memoria ebraica e alla Shoah. Lo spettacolo si intitola “Che non abbiano fine mai… La memoria ebraica fra musica e racconti”. Lo spettacolo prende vita dalle parole della poetessa Chana Senesh, torturata ed uccisa dai Nazisti, ed è un cammino multi-espressivo – condotto da un eclettico attore israeliano, Eyal Lerner – che narra la storia del popolo ebraico attraverso momenti musicali e narrazioni di forte impatto, dove la storia e la musicalità ebraiche si fondono fino a suggerire un sentimento di tolleranza universale. Nel corso dello spettacolo, inoltre, i ragazzi del laboratorio teatrale dell’Istituto San Giuseppe interverranno narrando le vicende che si sono svolte presso la scuola; tra il settembre del 1943 e l’estate del 1944, infatti, le suore di San Giuseppe nascosero presso i locali dell’Istituto alcune decine di ebrei, proteggendoli anche dalle ispezioni di soldati nazisti che alloggiavano a pochi metri di distanza presso la Villa Coen.
Allo spettacolo saranno presenti anche due di coloro che, da bambini, furono nascosti presso la scuola e l’unica superstite tra le suore protagoniste della vicenda. L’evento è su invito.

– Giovedì 16 aprile, alle ore 11, nel porticato antistante la scuola ci sarà una cerimonia di apposizione di una targa commemorativa dei fatti del ’43-’44, promossa dall’associazione Aleteia nell’ambito di una serie di iniziative il cui obiettivo è conservare la memoria degli atti di bene e di speranza. L’evento è aperto al pubblico.

Serena Savelli