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Piazza dei Navigatori: #RomaDecide, ma il Municipio VIII non ci sta

Ancora polemiche sul finanziamento di opere per 17 milioni attraverso la partecipazione online

Tratto da Urlo n.163 Dicembre 2018

MUNICIPIO VIII – Il 29 novembre il Municipio VIII ha bocciato il bilancio Capitolino. Lo scontro in aula si è consumato quasi interamente sulla vicenda di piazza dei Navigatori e dei 17 milioni di euro di oneri derivanti dalla nuova Convenzione urbanistica approvata dall’amministrazione Raggi. La decisione sull’utilizzo di questi fondi è stata demandata ai cittadini attraverso un processo partecipativo online. Il Municipio VIII ha criticato fortemente questo sistema, con il Presidente, Amedeo Ciaccheri, che più volte lo ha definito “una competizione e non una partecipazione”. Il motivo è presto detto: tra i 18 progetti che verranno finanziati, decisi dal voto online, nessuno ricade sull’area che ha generato tali fondi.

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ROMADECIDE – Il 30 novembre la Sindaca Raggi in una conferenza stampa ha commentato il processo partecipativo: “Sono i cittadini a scegliere. La democrazia partecipata è tra gli obiettivi principali dell’Amministrazione, come dimostrato da questa esperienza e dal lavoro che stiamo portando avanti sullo Statuto capitolino allo scopo di rendere sistematico il coinvolgimento dei cittadini”. Ma non c’è sicuramente comunanza d’intenti tra la prima cittadina e il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, che torna a parlare di “percorso competitivo” che ha visto il coinvolgimento di circa il 2% dei cittadini: “Si disperdono a pioggia risorse senza toccare il quadrante che ha subito l’impatto delle opere private. Ad esempio – seguita – non c’è nemmeno un euro per il mercato di zona. Il compito del Municipio è quello di rispondere a quei bisogni che non sono stati risolti. Lavoreremo a un nuovo tavolo e chiediamo che il Campidoglio ci metta il massimo impegno”. Chiaramente non poteva mancare la replica del M5S municipale, pronto a schierarsi a difesa dell’iter voluto dal Comune: “Non è stata una decisione di pochi – afferma il Capogruppo Enrico Lupardini – anche il Municipio è intervenuto proponendo ben cinque progetti che sono stati finanziati con parecchi milioni di euro”.

VIGILARE SULL’ITER – Il processo portato avanti dal Comune, secondo il Capogruppo Pd, Claudio Mannarino, resta incapace di richiamare un vero senso di comunità: “Si è trasformato in una corsa a chi prendeva più click, creando conflitti sul territorio – seguita – Questo ha portato a divisioni senza un’idea chiara di sviluppo di un’area importante come piazza dei Navigatori”. Non c’è poi da sottovalutare la posizione di consiglieri di lungo corso come il forzista Simone Foglio, che invita a mantenere alta l’attenzione su questi piani: “Parliamo di tanti progetti che seguiranno iter diversi – aggiunge il Consigliere di Fi – dopo il fallimentare processo partecipativo della Giunta Raggi, che ha visto totalmente esclusa l’area di piazza dei Navigatori, non si mortifichi ulteriormente il territorio non realizzando nemmeno questi interventi oppure facendo la ben conosciuta ‘romanella’ dell’ultima ora”.

LA CONVENZIONE, L’HOTEL E IL TERZO PALAZZO – La presidenza in Municipio VIII promette battaglia sulla nuova Convenzione Urbanistica di piazza dei Navigatori, che intanto darebbe il via libera alla realizzazione del terzo palazzo. Dall’Assessore all’Urbanistica Capitolino Luca Montuori, si è appreso che deve ancora aprirsi la Conferenza di Servizi e che la sua destinazione dovrebbe restare ad uffici, nonostante ci sia una richiesta di trasformazione in base al Piano Casa. Altra questione riguarda l’hotel mai completato di via Costantino. Il 22 ottobre sull’edificio è apparso uno striscione con un numero telefonico cui rivolgersi per informazioni. Sulla struttura sempre Montuori ha confermato che “l’hotel è in vendita, ma resterà una struttura alberghiera”. Un eventuale cambio di destinazione non sarebbe un’operazione facile, perché comporterebbe l’approvazione di una variante urbanistica.

IL CENTRO CULTURALE DI TOR MARANCIA – Nodo interessante di tutta la vicenda riguarda il 14esimo progetto inserito in graduatoria, cioè la demolizione e ricostruzione dell’ex edificio scolastico di viale di Tor Marancia 103. La scuola ormai è ridotta a uno scheletro e il giardino perimetrale è invaso dalle sterpaglie. Realizzata nel 1963 su di un’area di proprietà comunale assieme al vicino istituto di via Odescalchi 94, dal 1964 era la scuola elementare Raimondi. Successivamente è diventata l’Istituto Artistico Mario Mafai. È stata poi chiusa e occupata nel 2012 da “Officine Tor Marancia”. Una volta sgomberata nel 2014 ne vengono demolite le pareti esterne lasciando soltanto uno scheletro. È proprio questa condizione d’abbandono, assieme alla volontà di dotare il quartiere di un punto d’aggregazione, che ha spinto il gruppo di cittadini a promuovere questo progetto all’interno del processo partecipativo online. Inizialmente l’opera era stata inserita in graduatoria interamente (come ultima finanziata), poi con la Delibera comunale del 2 novembre scorso è stata rimodulata. Dall’importo iniziale di 4milioni e 800mila euro, che comprendevano abbattimento dell’esistente, progettazione e costruzione del centro, si è passati a un impegno di soli 700mila euro per demolizione e progettazione, “rinviando alle annualità successive il reperimento dei fondi per la ricostruzione del centro culturale”. In questo modo si è sicuramente fatto spazio ad altri quattro importanti interventi (ora infatti i progetti sono 18), ma si è quasi certamente messa la parola fine al progetto del Centro Culturale. Una decisione fortemente criticata dal comitato, che aveva proposto e portato avanti il progetto, il quale in questi giorni sta anche raccogliendo firme per la pulizia dell’area e sottoponendo alla popolazione un questionario sul futuro di questo spazio: “Questa sarebbe stata l’unica opera pubblica ricadente nell’area Navigatori/Tormarancia, a parziale risarcimento dei disagi che la zona ha dovuto e dovrà sopportare – spiegano dal Comitato – Già 400 cittadini hanno firmato la petizione. La partecipazione è una cosa seria. Quella sugli oneri di urbanizzazione di piazza dei Navigatori lasciava molto a desiderare, nel merito e nel metodo. Ma una volta fatta i risultati vanno rispettati”. Rinviare il reperimento dei fondi sembra una storia già sentita: “Questo significa e spero di sbagliarmi – commenta il Consigliere Pd, Luca Gasperini – che il progetto che aveva illuso centinaia di cittadini sia l’ennesima presa in giro di un’amministrazione incapace al governo della città”. Sul decurtamento dei fondi è intervenuto anche il minisindaco Ciaccheri: “Ci dicono che troveranno le risorse da altre parti, ma noi faremo richiesta esplicita per chiudere l’opera nel 2019, altrimenti l’impegno del Municipio è chiedere di razionalizzare le 18 opere facendo delle scelte che premino la prossimità con piazza dei Navigatori”. Intanto i cittadini del Comitato Centro Culturale Popolare Polivalente e l’associazione Parco della Torre, hanno indetto per il prossimo 19 dicembre un’assemblea cittadina per tornare sull’intera vicenda.

Leonardo Mancini